
I cittadini bisognosi di cure oncologiche avranno a disposizione centri specializzati regionali per tipo di tumore da curare o per specifico intervento chirurgico (il 2% dell'offerta terapeutica oncologica), così da assicurare non solo la presenza del professionista, ma anche delle strutture e del numero di pazienti che permette di garantire il livello e il miglioramento dell'offerta sanitaria; a decidere quali saranno e come saranno organizzati questi centri saranno i professionisti della sanità, non la politica.