La cartella informatizzata del paziente (CIP) svolgerà in futuro un ruolo chiave nell’assistenza sanitaria: rafforzerà la qualità delle cure mediche e accrescerà la sicurezza dei pazienti e l’efficienza del sistema sanitario.
Mediante una revisione completa della legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP), il Consiglio federale intende sviluppare ulteriormente la CIP per sfruttarne appieno il potenziale. Per rispondere alla richiesta espressa da molti partecipanti alla consultazione e aumentare l’utilizzo della CIP, l’infrastruttura tecnica della CIP sarà ora messa a disposizione dalla Confederazione in modo centralizzato. Il Consiglio federale ha adottato questa decisione di principio nella seduta del 27 settembre 2024. Questo adeguamento sarà integrato nel messaggio concernente la revisione della LCIP.
La LCIP sarà rivista in due tappe. Nella primavera del 2024, il Parlamento ha adottato un finanziamento transitorio per la diffusione e la promozione della CIP, che entrerà in vigore il 1° ottobre 2024. La Confederazione potrà quindi fornire un sostegno finanziario agli offerenti di CIP fino all’adozione e all’attuazione delle misure previste dalla revisione completa.
Per migliorare ulteriormente la CIP, il Consiglio federale ha inoltre proposto una revisione completa della LCIP, che ha posto in consultazione nell’estate del 2023. L’analisi dei pareri ha mostrato che la revisione raccoglie un largo consenso. I ruoli di Confederazione e Cantoni saranno disciplinati più chiaramente e il finanziamento della CIP sarà garantito. In futuro la CIP dovrà essere utilizzata obbligatoriamente lungo l’intero percorso di cura. Di conseguenza, non solo ospedali e case di cura ma anche fornitori di prestazioni ambulatoriali come medici, farmacisti, fisioterapisti e chiropratici saranno tenuti a utilizzarla e a registrarvi tutti i dati rilevanti ai fini della cura.
La CIP sarà aperta automaticamente e gratuitamente per tutte le persone che vivono in Svizzera e sono soggette all’assicurazione malattie o militare obbligatoria. Le persone che non intendono aprire una cartella possono presentare opposizione (sistema «opt-out»). Per accedere alla CIP sarà impiegata l’identità elettronica statale.
Proposta di una maggiore centralizzazione
Dai pareri formulati in sede di consultazione emerge inoltre che una maggioranza, in particolare i Cantoni e la maggior parte dei partiti politici, critica l’attuale struttura decentralizzata decisa al momento dell’adozione della LCIP e auspica una maggiore centralizzazione. Le richieste di centralizzazione divergono sensibilmente nei dettagli, spaziando da un chiarimento delle competenze a un completo rilancio o una statalizzazione. Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) hanno quindi vagliato la possibilità di centralizzazione e analizzato le opzioni praticabili.
Infrastruttura tecnica della CIP: un compito federale
Sulla base di questi chiarimenti, il Consiglio federale ha deciso di includere la centralizzazione dell’infrastruttura tecnica della CIP nella revisione completa. Al momento ciascuno degli otto offerenti di CIP, le cosiddette comunità e comunità di riferimento, dispone di un’infrastruttura tecnica propria. Una tale infrastruttura dovrà ora essere messa a disposizione dalla Confederazione a titolo di piattaforma standardizzata.
La Confederazione acquisterà l’infrastruttura tecnica centrale mediante bando di gara. I costi operativi per l’utilizzo della piattaforma tecnica saranno addebitati alle comunità di riferimento sotto forma di tasse di utilizzo.
Chiara suddivisione dei compiti tra Confederazione, Cantoni e comunità di riferimento
La centralizzazione tecnica permetterà anche di definire più chiaramente la suddivisione dei compiti tra Confederazione, Cantoni e attori della CIP: la Confederazione sarà competente per l’acquisto dell’infrastruttura tecnica centrale e per il suo ulteriore sviluppo; i Cantoni garantiranno la costituzione di almeno una comunità di riferimento sul loro territorio; le comunità di riferimento continueranno a offrire la CIP nella propria area di competenza, e
forniranno consulenza e assistenza a pazienti e fornitori di prestazioni per la connessione alla CIP.
Il Consiglio federale è convinto che la centralizzazione dell’infrastruttura tecnica ridurrà la complessità del sistema e il numero di interfacce, migliorando lo scambio di dati senza discontinuità del supporto (interoperabilità) tra gli attori e sviluppando la CIP in modo più semplice e rapido. A medio e lungo termine, la centralizzazione dovrebbe essere vantaggiosa anche dal punto di vista finanziario.
Il Consiglio federale ha incaricato il DFI di integrare la centralizzazione dell’infrastruttura tecnica della CIP nella revisione di legge. Il relativo messaggio sarà presentato al Parlamento nella primavera del 2025.