L'Unicef Italia celebra la Settimana per l'Allattamento (1-7 ottobre), coordinata in Italia dal Mami - Movimento Allattamento Materno Italiano, il cui tema quest'anno è "Stop alle disuguaglianze: sostegno a 360°", e ricorda la necessità di favorire la diffusione di una cultura dell'allattamento, fondamentale per ridurre le disuguaglianze e proteggere il diritto di madri, bambine e bambini a sopravvivere e prosperare. Così in un comunicato.
Negli ultimi 12 anni a livello globale, il numero di bambine e bambini di età inferiore ai sei mesi esclusivamente allattati è aumentato di oltre il 10%. Ciò significa che il 48% dei neonati in tutto il mondo beneficia di questo sano inizio di vita. Secondo gli ultimi dati disponibili, migliorare i tassi di allattamento potrebbe salvare oltre 820.000 vite ogni anno. Nel 2023, in Italia, sono nati circa 54.000 bambine e bambini in territori con Ospedali e Comunità riconosciuti dall'Unicef Amici delle bambine e dei bambini. Secondo i dati pubblicati dalla Sorveglianza 0-2 nello stesso anno, si nota che nelle regioni in cui sono attivi progetti legati al programma Oms/Unicef, si hanno tassi di allattamento superiori.
Per la Settimana l'Unicef Italia lancia due pubblicazioni sul Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno: "Cosa devo sapere sul Codice - Una guida all'implementazione e rispetto del Codice e all'identificazione delle violazioni" e "Commercializzazione dei sostituti del latte materno. Rapporto 2024 sullo stato di applicazione" in collaborazione con Ibfan Italia. Le due pubblicazioni rappresentano due strumenti utili per gli operatori e le operatrici per proteggere le famiglie dalle pressioni commerciali e sostenerle nelle scelte basate su informazioni indipendenti.
Da tempo- prosegue il comunicato- l'Oms e l'Unicef lavorano per porre fine alla promozione inappropriata di alimenti per lattanti e bambini piccoli con lo scopo di promuovere, proteggere e sostenere l'allattamento, prevenire l'obesità e le malattie non trasmissibili, promuovere stili alimentari sani, e garantire che i caregivers ricevano informazioni chiare e corrette sull'alimentazione. Una conoscenza completa del Codice consentirà al personale coinvolto nella cura e nell'assistenza dei primi 1000 giorni di vita di avere una maggiore consapevolezza del proprio ruolo nell'accompagnare le famiglie, evitando conflitti di interesse. Allo stesso tempo le famiglie saranno sostenute a prescindere dal tipo di alimentazione che sceglieranno per le proprie bambine e i propri bambini.
Il programma Unicef "Insieme per l'Allattamento" valorizza l'impegno costante e condiviso che coinvolge i punti nascita, i servizi territoriali e la formazione universitaria per proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento a 360 °. Quando l'allattamento è protetto e sostenuto, le donne hanno più del doppio delle probabilità di allattare. Si tratta di una responsabilità condivisa. Le famiglie, le comunità, il personale sanitario, i politici e gli altri responsabili delle decisioni giocano tutti un ruolo centrale. In Italia l'Unicef porta avanti le Baby-Friendly Initiatives (Bfi): buone pratiche, basate su prove di efficacia, che proteggono, promuovono e sostengono l'allattamento, offrendo e garantendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri che non allattano.
Le Baby-Friendly Initiatives comprendono 35 Ospedali e 10 comunità riconosciuti Amiche delle bambine e dei bambini e 4 corsi di laurea Amici dell'Allattamento. Inoltre, fanno parte del programma dell'Unicef Italia "Insieme per l'allattamento" oltre 1.000 Baby PIt Stop (Bps), aree allestite per accogliere i genitori che vogliono allattare o cambiare il pannolino quando si trovano fuori casa.