Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dato oggi "il via libera all'acquisizione" della Holostem da parte della Fondazione Enea tech biomedical "subordinandola a tre inderogabili condizioni volte a garantire: un immediato ingresso in Holostem di un adeguato e qualificato management, l'elaborazione di un piano industriale entro sei mesi che evidenzi chiaramente le strategie di contenimento dei costi e l'incremento del fatturato aziendale e, terzo, l'impegno della società a ricercare investitori privati e partner industriali" per farli entrare nella compagine societària "entro un congruo termine dalla acquisizione e avvalendosi del supporto di Invitalia".
Ecco dunque qual è la soluzione, svelata oggi alla Camera per la Holostem, l'azienda biotecnologica modenese, spin-off del Centro di medicina rigenerativa 'Stefano Ferrari' dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
Produce, unica al mondo, terapie avanzate a base di cellule staminali per curare i malati rari, come i bambini 'farfalla'. E proprio dall'imperativo di "rispondere positivamente" ai bambini e alle loro famglie, si è partiti, ha detto Urso, per scongiurare la deadline della chiusura fissata a domani.
Holostem era stata messa in liquidazione dal Gruppo Chiesi perchè era stata giudicata "non sostenibile la perdita media di 8,3 milioni di euro annui", ha ricordato Urso. Stando così le cose, per il ministro appariva logica una soluzione con l'ingresso di un partner industriale con forte esperienza nella commecializzazione di farmaci o, in subordine, di dar vita a un soggetto non profit che avrebbe sostenuto Holostem "nella sua meritoria attività" con donazioni liberali. Si è imboccata però la strada della raccolta di manifestazioni di interesse formalizzata ad aprile 2023. Si è fatta così avanti la Fondazione Enea tech che però, nei suoi circa quattro anni di vita, non ha sviluppato uno specifico konw how sulla valorizzazione industriale e commerciale della ricerca farmaceutica.
"Anzi, ad oggi non ha dato corso ad alcun progetto". La Fondazione, ha raccontato Urso, ha informato "molto tardivamente il ministero della manifestazione di interesse e della stessa offerta trasmettendo le carte solo il 26 settembre. Appena sono venuto a conoscenza delle criticità inerenti all'acquisizione di Holostem, ho dato immeditatamente disposizione agli uffici di trovare comunque una soluzuione che garantisse la sostenibilità e fosse compatibile con il regime degli aiuti di Stato". La soluzione è appunto quella annunciata oggi con il via libera all'acquisizione di Fondazione Enea tech.