Recuperare gli interventi chirurgici, i ricoveri ospedalieri, le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di screening che non è stato possibile erogare durante il periodo della pandemia da Covid-19. Sono questi i principali obiettivi del Piano straordinario per abbattere le liste di attesa della Regione Lazio, presentato questa mattina dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti e dall'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.
Il Piano operativo prevede un impegno straordinario di spesa a favore delle aziende sanitarie e ospedaliere della regione Lazio di 47.970.518 euro, fissando allo stesso tempo una serie di indicazioni alle quali le aziende ospedaliere del Lazio si devono attenere, al fine di rispettare gli obiettivi previsti. Entrando nello specifico i circa 48 milioni di euro sono così suddivisi per attività sanitaria: specialistica ambulatoriale 35.388.145 euro; interventi chirurgici 9.946.964 euro; percorsi di screening oncologici 2.635.408 euro. "Le onde pandemiche dal 2020 hanno inciso in un rallentamento in alcune offerte e prestazioni tra cui le analisi e gli screening, allungando le liste di attesa- ha commentato Zingaretti- ora siamo dentro a una nuova ondata, ma non solo non rallentiamo, vogliamo accelerare e aprire una nuova guerra alle liste d'attesa. Dentro una fase di grande battaglia del Covid si apre una grande battaglia contro le liste di attesa, con interventi imponenti e radicali".
In particolare l'intervento riguarderà il recupero delle prestazioni di medicina specialistica ambulatoriale non erogate nel periodo dell'emergenza entro dicembre 2020, almeno nella quota del 90% del totale; l'ottimizzazione dei turni del personale medico e di comparto, e dell'uso degli spazi, delle tecnologie ed attrezzature; l'apertura dei presidi sanitari nelle ore serali e nelle giornate di sabato e domenica; l'utilizzo delle prestazioni aggiuntive da parte del personale sanitario presente nelle strutture pubbliche; il ricorso a strutture private accreditate per l'erogazione di parte delle prenotazioni sospese all'interno del budget loro assegnato.
Il Piano operativo "riguarda il recupero di 684mila prestazioni di specialistica ambulatoriale, oltre 15mila interventi chirurgici differiti, 400mila prestazioni di screening oncologiche e il recupero di 7500 PET. Il tutto entro il 31 dicembre 2022", ha precisato D'Amato. Per fissare gli obiettivi previsti del Piano sono stati analizzati diversi indicatori, nello dettaglio: per la medicina specialistica ambulatoriale è stato valutato il differenziale dei volumi delle prestazioni erogate nel 2019 e nel 2021 con un incremento del numero e della tipologia; per gli interventi chirurgici sono stati valutati gli interventi in lista a gennaio 2022, distinti per classi di priorità; per gli screening oncologici è stato valutato il differenziale dei volumi delle prestazioni critiche per i tre percorsi di screening erogate nel 2021. Infine, la Regione Lazio oltre a garantire le risorse economiche per il recupero dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening prevede l'incremento del monte ore di assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna.