La gravidanza porta profondi cambiamenti nella fisiologia delle donne, soprattutto per quanto riguarda il suo sistema sanguigno. La placenta assicura un'efficace comunicazione tra la madre e il bambino.
Questo organo cresce rapidamente e collega una quantità significativa di afflusso di sangue materno al feto, pertanto, la placenta ha un impatto rilevante sulla pressione sanguigna e può trasformarsi in una fonte di rischio cardiovascolare.
La preeclampsia (o gestosi) è una condizione infiammatoria, che compare durante la gravidanza e la cui causa è ancora sconosciuta. E' caratterizzata da ipertensione di nuova insorgenza (pressione arteriosa > 140/90 mmHg), combinata con disfunzioni d'organo, come insufficienza renale ed epatica. Se la preeclampsia non viene diagnosticata precocemente, può portare a gravi complicazioni per la madre e il bambino. Il parto indotto e la rimozione della placenta sono attualmente l'unica soluzione per questa condizione.
Il COVID-19 può causare gravi malattie alla popolazione vulnerabile, comprese le donne in gravidanza. La manifestazione clinica di questa grave infezione va oltre una disfunzione dell'apparato respiratorio e può avere somiglianze con la preeclampsia. Queste somiglianze possono causare errori nel trattamento dei pazienti, poiché hanno esigenze diverse: nella preeclampsia viene data priorità al parto mentre per il COVID-19 ci si concentra sul recupero della malattia. In entrambi i casi c'è, però, un'interruzione della normale funzione dell'endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni, in parte responsabile della pressione sanguigna.
La dott.ssa Marta Palomo dell'Istituto di ricerca sulla leucemia Josep Carreras, insieme alla dott.ssa Lina Youssef, alla dott.ssa Francesca Crovetto e alla dott.ssa Fàtima Crispi, del BCNatal (Hospital Clínic and Hospital Sant Joan de Déu) e del gruppo di medicina fetale e perinatale di IDIBAPS, e sotto la supervisione della dott.ssa Maribel Díaz-Ricart, capo del gruppo di emoterapia ed emostasi di Clínic-IDIBAPS, ha messo in dubbio la condivisione delle caratteristiche biologiche delle due patologie. Sono stati valutati gli indicatori di disfunzione endoteliale, coagulazione del sangue, angiogenesi e funzione immunitaria dal sangue di donne in gravidanza con preeclampsia o COVID-19 e li hanno confrontati con quelli di donne in gravidanza sane.
Nella pubblicazione sull'American Journal of Obstetrics and Gynecology, le ricercatrici sono riuscite a differenziare la gestosi dal COVID-19 severo, grazie alle differenze riscontrate in un gruppo di indicatori come l'angiogenesi (sFlt-1, Ang2 e P1GF), la coagulazione del sangue (antigene vWF) e il danno endoteliale (VCAM-1 e sTNFRI). Lo studio mostra inoltre che esistono elementi condivisi tra le due patologie come l'attivazione del sistema del complemento, una parte importante del sistema immunitario, anche se le alterazioni causate dal COVID-19 sono meno significative di quelle provocate dalla preeclampsia.
Lo studio mostra inoltre che esistono elementi condivisi tra le due patologie come l'attivazione del sistema del complemento, una parte importante del sistema immunitario, anche se le alterazioni causate dal COVID-19 sono meno significative di quelle causate dalla gestosi. Questi risultati sono un ulteriore passo nella caratterizzazione della preeclampsia, una malattia correlata alla gravidanza poco conosciuta ma principale responsabile della mortalità materna e perinatale nel mondo e dei parti prematuri, e offrono strumenti diagnostici che consentono di distinguere la preeclampsia da COVID-19 e aiutano nella loro gestione e trattamento clinico.
American Journal of Obstetrics and Gynecology: “Differences and similarities in endothelial and angiogenic profiles of preeclampsia and COVID-19 in pregnancy”. DOI: 10.1016/j.ajog.2022.03.048
Antonio Caperna