«Il congresso si chiude con un bilancio molto positivo - commenta una delle organizzatrici del congresso Carla Ghelardini, segretario nazionale SIF e professoressa ordinaria di Farmacologia all’Università di Firenze - abbiamo respirato molto entusiasmo e visto la partecipazione di tanti giovani. È stato un momento di confronto importante non solo sui temi scientifici e farmacologici, ma soprattutto sull’aspetto regolatorio, che ha importanza strategica in questo momento».
Ambiziosi gli obiettivi che il congresso si poneva e che sono stati raggiunti in questi tre giorni.
«Volevamo innanzitutto presentare il gruppo SIF - SIPHAR – IMGNPP appena formato al mondo delle istituzioni, - continua la Ghelardini - e questo è stato possibile grazie alla partecipazione delle istituzioni alla Cerimonia di apertura. Solo per citarne alcune: Ministero della Salute, ISS, Federfarma, Unione Nazionale dei Consumatori.
Siamo riusciti ad individuare una comunità scientifica che collabori nell'area mediterranea con la mission di far progredire la farmacologia delle sostanze naturali, promuovendo la ricerca rigorosa su queste sostanze. Abbiamo individuato estratti naturali efficaci senza limitarci all'effetto, ma indagandone la farmacocinetica e il profilo di sicurezza. E, soprattutto, è stato affrontato il problema della farmacovigilanza e del controllo della qualità e della sicurezza».
Positivo anche il commento di Giorgio Racagni, presidente della SIF - Società Italiana di Farmacologia: «Da questo Congresso usciamo arricchiti da almeno tre nuove consapevolezze. La prima riguarda la vivacità della ricerca nel settore dei prodotti di origine naturale di interesse salutistico e il grande coinvolgimento di tanti laboratori di ricerca impegnati nello studio delle attività di queste sostanze. D’altra parte, questo congresso ha messo in evidenza anche alcune criticità, che al momento riguardano il sistema regolatorio dei prodotti di origine naturale: c’è bisogno di lavorare per permettere un uso più appropriato di queste sostanze e una migliore armonizzazione delle attività aziendali coinvolte nella loro commercializzazione. In ultimo, sottolineo il grande successo dell’iniziativa che, d'intesa con IUPHAR (International Union of Basic and Clinical Pharmacology) abbiamo intenzione di replicare e che verrà utilizzata come modello per esperienze analoghe che stanno per aver luogo nel continente africano e in Sud America».