L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV e i servizi veterinari cantonali prolungano le misure destinate a contenere l’influenza aviaria. Le zone di controllo e di osservazione introdotte intorno a tutti i principali laghi e corsi d’acqua della Svizzera in seguito alla rilevazione di un caso di influenza aviaria in un’azienda avicola alla fine di novembre del 2021 rimangono in vigore. Data la diffusione dell’epizoozia nei Paesi limitrofi, anche in Svizzera il pericolo rimane elevato.
In accordo con i servizi veterinari cantonali, l’USAV prolunga fino al 15 marzo 2022 le misure implementate nelle zone di controllo e di osservazione. Confederazione e Cantoni avevano introdotto queste restrizioni lungo tutti i principali laghi e corsi d’acqua dell’Altopiano svizzero nel novembre del 2021, dopo che il virus era stato rilevato in un’azienda avicola nel Cantone di Zurigo.
Gli esperti dell’USAV hanno rivalutato la situazione in Europa e, sulla base dell’esperienza maturata con le ultime epizoozie, considerano ancora elevato il rischio di diffusione. Hanno quindi deciso di non allentare ancora le misure.
Nelle zone di controllo nel raggio di un chilometro intorno a tutti i principali laghi e corsi d’acqua, il pollame può uscire all’aperto soltanto a determinate condizioni. Inoltre, le oche e i ratiti devono essere tenuti separati dai polli. Nelle zone di osservazione, gli animali che presentano sintomi sospetti devono essere segnalati immediatamente ai servizi veterinari cantonali.
L’influenza aviaria si diffonde in Europa
L'influenza aviaria è attualmente presente in quasi tutti i Paesi europei. Nelle zone costiere lungo il Mare del Nord si rilevano morie di uccelli acquatici. In Germania la maggior parte dei casi si registrano nella parte nordorientale del Paese, ma alcuni sono stati rilevati anche nel Baden-Württemberg e in Baviera. In gennaio, le autorità veterinarie tedesche hanno riscontrato il virus in una poiana a circa 40 chilometri da Sciaffusa. In Francia, le autorità competenti hanno rilevato un caso di influenza aviaria in un cigno.
Nessun pericolo per l’essere umano
La trasmissione del virus all’essere umano non può essere completamente esclusa, ma è estremamente rara. Le persone che rinvengono uccelli selvatici morti sono pregate di non toccarli e di segnalare il ritrovamento agli organi di polizia o al guardiacaccia. Il consumo di carne di pollame e di uova non costituisce alcun pericolo.
Ulteriori informazioni sulla protezione del pollame da cortile sono consultabili sul sito Internet dell’USAV.