"Sputnik? E' inutile in questo momento chiedere all'Aifa di intervenire. La nostra Agenzia regolatoria del farmaco nazionale interviene a valle, per gli accordi che abbiamo preso con l'Europa, di cio' che decide l'agenzia europea regolatoria che e' l'Ema".
Il commissario per l'emergenza Covid-16, Francesco Paolo Figliuolo, oggi in visita al Friuli Venezia Giulia, cerca di spazzare via ogni ulteriore polemica politica sull'ipotesi di impiego del vaccino russo Sputnik-V in Italia. "Ad oggi l'Ema ha tre motivi per non aver ancora autorizzato lo Sputnik- spiega il generale-. Il primo, perche' il dossier non e' ancora completo, manca la possibilita' di esame e verifica di tutte le fasi: l'azienda produttrice non ha ancora consegnato tutta la produzione.
Il secondo motivo- prosegue- e' che non esiste una rete di farmacovigilanza: l'Ema non ha le prove di osservazione relative ad eventuali effetti collaterali. Il terzo motivo- conclude Figliuolo- e' che l'azienda produttrice ha posticipato a dopo la prima decade di maggio la visita ispettiva dei tecnici dell'Ema ai siti produttivi, che e' uno dei passaggi procedurali per ottenere l'autorizzazione".