In Toscana parte la somministrazione dei primi 1.080 anticorpi monoclonali contro il Coronavirus dell'azienda farmaceutica Eli Lilly. La campagna iniziera' ufficialmente sabato prossimo alla presenza del governatore della Toscana, Eugenio Giani, e dell'assessore regionale alla Sanita', Simone Bezzini, a Pisa e si articolera' complessivamente in 12 centri individuati dagli infettivologi.
Il numero delle strutture e' destinato, tuttavia, a crescere con l'arrivo di un quantitativo superiore di dosi. La sperimentazione coinvolge anche la rete delle Usca e i medici di base, visto che la maggior parte dei pazienti destinati a ricevere il trattamento si trova in isolamento domiciliare. "Finora- dichiara il presidente della Regione Giani- si e' parlato di cocktail di vari farmaci per arrangiarci e per guarire comunque tante persone, si e' parlato di vaccini, ma mai di una medicina specifica. La prima medicina contro il Covid sono gli anticorpi monoclonali.
In attesa di mettere in funzione i nostri, abbiamo sollecitato tantissimo il ministero per avere alcuni esemplari degli anticorpi che arrivano dagli Stati uniti. Finalmente ne sono arrivati 250, arriveranno entro il 31 marzo altri 830. In tutto 1.080 anticorpi monoclonali salvavita".. Sabato Giani sara' a Pisa dall'infettivologo Francesco Menichetti, dell'azienda ospedaliero universitaria: "Menichetti- chiarisce il governatore- col plasma ha gia' dato senso a Cisanello come centro d'avanguardia, sta facendo gia' un lavoro di selezione e preparazione per l'avvio anche di questa campagna". Sullo sfondo resta l'obiettivo di ottenere gia' a partire da giugno 100mila dosi gli altri anticorpi, quelli made in Siena di Rino Rappuoli.
"Si aprira' cosi' una nuova stagione- rivendica Giani- questa volta in Toscana potremo gestire non chiedendoci quando arrivano i vaccini o i farmaci, ma sapendo che da giugno produrremo noi gli anticorpi attraverso il genio e la sperimentazione della nostra Tls di Siena" e l'impegno dell'industria farmaceutica "con la Menarini a Pomezia".