"Se uno ha una strategia, e' difficile che dia i frutti il giorno dopo. Uno dovrebbe avere la lucidita' di capire i provvedimenti migliori. E quali sono stati i problemi".
Lo ha detto Pierluigi Bartoletti, segretario romano della Fimmg, intervenuto a Centro Suono Sport, nella trasmissione 'Te la do io Tokyo'. "Per me- ha detto- i problemi maggiori sono stati due. Uno, il fatto che si e' tornati a vivere come in epoca pre-covid. Evidentemente marzo non ci ha insegnato niente. Prima il virus era nelle nostre strutture e il lockdown aveva ragion d'essere. Ora il covid e' dentro casa, se chiudo gli italiani in casa e' come chiudere una pentola a pressione". Meglio, quindi "ragionare in termine di scaglionare i trasporti, graduando l'apertura dei negozi, delle scuole, facendo i turni, allungando i periodi di apertura piuttosto che ridurli. Il problema vero e' l'assembramento. Bisogna diluire le persone negli spazi, aumentando il tempo di fruizione dei servizi. Ci sarebbero minori disagi rispetto al lockdown.
A marzo e aprile c'erano file davanti ai supermercati. Se facciamo le stesse file, di quelli che entrano a fare spesa, l'8% hanno il covid, all'epoca si arrivava al 2%. Se devo pensare a organizzare servizio nel lockdown, dovro' concentrarmi in servizi domiciliari che saranno prevalenti rispetto a quelli centralizzati. Perche' cosi' il covid lo metto dentro casa. Si pensava che luglio e agosto fosse un periodo sufficiente, forse il covid e' stato piu veloce di noi". "La situazione di oggi e' molto diversa rispetto a quella di marzo: oggi il virus e' nelle case dei romani, non nelle nostre strutture, nelle Rsa, negli ospedali".
I medici in questo momento avrebbero bisogno "di meno burocrazia e norme piu' chiare. C'e' poca chiarezza su chi deve fare il tampone e chi no". C'e' poi il problema febbre: "Oggi e' il problema", spiega, insieme all'arrivo "della normale influenza stagionale". Per il segretario "non bisogna essere degli indovini per capire che da qui a qualche settimana o qualche mese, aumenteranno i casi di febbre e di influenza normale. La cosa che ci aiuterebbe sarebbe un test rapido in grado di distinguere tra influenza stagionale e covid".