C'è grande attenzione e attesa da tutto il mondo nei confronti dei vaccini in sviluppo contro il coronavirus. Tante le sperimentazioni cliniche in corso pronte per il test sull’uomo.
Da Marzo è cominciata la sperimentazione negli USA di un vaccino ad RNA della Azienda Moderna. Subito dopo, sempre in America, è stata avviata la sperimentazione di un vaccino a DNA e la settimana scorsa è partita la sperimentazione in Gran Bretagna di un vaccino a base di un adenovirus ricombinante da parte dello Jenner Institute ad Oxford.
C’è molta aspettativa che le cose vadano avanti speditamente. Anche se occorre sempre tenere presente che le fasi della sperimentazione hanno i loro tempi, talvolta incomprimibili, e che la disponibilità del vaccino su larga scala dipenderà da una serie di fattori tra cui, qualora tutto vada benissimo dal punto di vista del rigore sperimentale, la produzione del vaccino e la sua distribuzione.
“Mi sembra utile in questo contesto – spiega Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) e presidente della Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) - e sulla base delle mie competenze in immunologia e vaccinologia, illustrare al largo pubblico, con un breve video animato e in maniera semplice e comprensibile, cosa c’è nel liquido della siringa che andremmo a iniettare nel braccio e come dovrebbe funzionare il vaccino. Il filmato ovviamente non può e non vuole essere onnicomprensivo di tutto ma spero chiarisca importanti aspetti immunologici.
Ho scelto di illustrare la tecnologia della vaccinazione a DNA, perché abbastanza esemplificativo di quello che succede anche con le altre due tecnologie in studio. Vediamo insieme quali sono gli effetti benefici che ci aspettiamo in seguito all’iniezione. Spero che questo piccolo contributo sia un utile mezzo di divulgazione ed aiuti ad aumentare la fiducia del pubblico nei confronti dei vaccini e la stima nella ricerca scientifica.”