"Viviamo una situazione seria di diffusione del virus con impegno del Governo per rallentare i contagi. Considerando l'elevata presenza di anziani nella comunità saremo toccati da un numero crescente di decessi", ha affermato Christian Vitta, Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, in occasione della visita di oggi a Bellinzona del Consigliere federale Ignazio Cassis, Capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) con il Consiglio di Stato e una delegazione dello Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC).
Il Consiglio di Stato ha anzitutto ringraziato Cassis per l’incontro e per aver sostenuto la posizione del Cantone nei confronti delle autorità federali. Il Cantone Ticino sottolinea che questa soluzione ha permesso di compiere dei passi in avanti rendendo le misure cantonali, per fronteggiare la crisi sanitaria compatibili con il quadro giuridico federale.
"Le risposte sull'andamento del virus non sono univoche ma un certo rallentamento della crescita è stato registrato, quindi bisogna agire con perseveranza e fiducia, restando uniti con lo spirito di solidarità che tutti i cittadini stanno dimostrando in questo momento -ha proseguito il Presidente- Insieme supereremo questa difficile situazione. Uniti ce la faremo. Intanto posso annunciare che sono stati erogati già oltre 50 milioni di franchi da Banca Stato e puntiamo a 100 milioni. Questa esperienza ci sta permettendo di sperimentare nel profondo la forza dell'unione, della comunità e della solidarietà. Per questo ne usciremo più forti per affrontare il periodo del rilancio. Torneremo ad apprezzare l'essenzionale e distinguendolo dal superfluo".
Il Consiglio di Stato e lo SMCC hanno poi ribadito la serietà della crisi sanitaria in Ticino, confermata in data odierna dal superamento della soglia dei cento decessi e che mette a dura prova la tenuta del sistema sanitario ticinese. Il Ticino è stato colpito prima rispetto ad altri Cantoni e finora in maniera più dura.
"Nelle ultime 48 ore abbiamo avuto 58 dimessi -ha aggiunto Giorgio Merlani, Medico Cantonale- Stiamo facendo un lavoro enorme per aumentare le capacità. In Ticino i posti erano meno della metà. Poi cresce di 5 nuovi casi al giorno il numero degli intubati. Il ricovero in terapia intensiva può fare la differenza in casi selezionati. Non è la soluzione per ogni male. Ci sono casi che anche con intubazione non ha esito favorevole e sarebbe semplicemente accanimento terapeutico".
Intanto in Ticino nelle ultime ventiquattro ore sono stati registrati 12 nuovi decessi legati al COVID-19, raggiungendo un totale di 105.
I nuovi casi di contagio registrati sono 125, per un totale di 1’962 casi positivi cumulativi a partire dal 25 febbraio 2020. Nelle strutture ospedaliere dedicate alla cura dei pazienti affetti dal virus sono attualmente ricoverate 415 persone: 340 in reparto e 75 in terapia intensiva, di cui 61 intubate.
Dal 28.03.2020 sono state dimesse dalle strutture sanitare 58 persone. Questa informazione sarà da ora aggiornata quotidianamente.
Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) comunica poi che, in relazione all’emergenza COVID-19 e al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse sul territorio, la Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze (FCTSA) ha deciso di strutturare il servizio specialistico in maniera modulare e in funzione delle necessità.
In questo senso, dal punto di vista operativo sono state predisposte delle basi operative in alcuni luoghi del Cantone, sia nel Sopraceneri (Biasca e Magadino) sia nel Sottoceneri (Bissone), nelle quali stazioneranno, in attesa delle missioni, le auto-mediche e le auto-infermieristiche. Si tratta di luoghi non accessibili al pubblico attivati fino a quando la situazione lo richiederà. Si ringrazia sin d’ora la popolazione per la comprensione causata da eventuali disagi dovuti alla presenza di questi dispositivi.