Sarà un importante momento di festa per celebrare i suoi primi 20 anni di intensa attività clinica, di ricerca e di formazione quello che si appresta a vivere l’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI), il prossimo 5 settembre presso il Teatro Sociale di Bellinzona. Relatrice d’onore all’evento aperto al pubblico sarà la prima cittadina svizzera, la presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio, lei stessa medico, che parlerà delle sfide del sistema sanitario svizzero.
E di sfide, nei suoi 20 anni di attività, lo IOSI ne ha raccolte molte, per diventare con il tempo un istituto paragonabile a un ospedale universitario per la completezza delle discipline e delle cure per il paziente disponibili nelle sue strutture. Punto di riferimento a livello internazionale in campo oncologico, lo IOSI ha raggiunto un’indiscussa reputazione mondiale nel campo della ricerca. Svolge inoltre un ruolo di primo piano nel settore della formazione delle nuove leve mediche e infermieristiche.
Oggi, questa struttura riunisce in maniera trasversale nell’Ospedale multisito EOC le Cliniche di oncologia medica, radio-oncologia, ematologia e cure palliative. Lo IOSI, con la sua organizzazione multidisciplinare, è in grado di trattare oltre 200 diversi tipi di tumore. La sua ampia offerta gli permette di reggere perfettamente il confronto con un ospedale universitario.
Lo IOSI è anche un esempio di multidisciplinarietà, dove pratica e ricerca clinica sono complementari. Tecnologie di punta, linee guida aggiornate e la discussione di ogni singolo caso nei cosiddetti Tumor Boards permettono di offrire piani terapeutici personalizzati per ogni paziente. Grazie all’alta specializzazione del suo corpo medico, lo IOSI è inoltre abilitato a gestire protocolli terapeutici sperimentali. Molti sono i programmi di ricerca in corso e le collaborazioni con centri di riferimento nazionali e internazionali. Da sempre, lo IOSI primeggia tra le strutture sanitarie del Ticino per il numero di articoli scientifici pubblicati sulle riviste mediche più prestigiose. Da rilevare anche l’importante ruolo di formazione svolto dallo IOSI, dove arrivano molti giovani medici, infermieri e ricercatori da tutto il mondo per seguire programmi formativi riconosciuti di alto livello.
Gli albori dello IOSI risalgono già al 1977, con la creazione del Servizio Oncologico Cantonale, confluito nel 1983 nell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), che nel 2000 diventerà appunto IOSI. Tra le personalità che si sono avvicendate alla guida dello IOSI, va ricordato il suo fondatore professore Franco Cavalli. A lui è succeduto nel 2011 il professore Michele Ghielmini, che ha saputo consolidare e sviluppare ulteriormente l’istituto. Egli si appresta ora a consegnare le redini dell’istituto alla professoressa Silke Gillessen, che diventerà direttrice medica e scientifica dello IOSI a partire dal 1° gennaio 2020. Sarà la prima donna a dirigere un istituto dell’EOC e anche qui lo IOSI avrà un ruolo di pioniere.
Per festeggiare la ricorrenza dei suoi primi 20 anni, lo IOSI ha organizzato un evento pubblico il 5 settembre presso il Teatro sociale di Bellinzona. Oltre alla consigliera nazionale Marina Carobbio, interverranno il professore di economia ospedaliera Luca Crivelli sul tema dell’equità e della sostenibilità della sanità svizzera, Yvonne Willems-Cavalli sull’evoluzione del ruolo degli infermieri nella sanità e il professore emerito di oncologia all’Università di Berna Martin Fey, con una riflessione sul contributo del Ticino all’oncologia svizzera e internazionale. Le conclusioni saranno curate dal professor Cavalli.
Lo IOSI oggi:
1 reparto di degenza a Bellinzona con 33 letti
3 camere sterili per trapianti di cellule staminali, 3 camere per terapie radio-metaboliche
4 ambulatori di oncologia, ematologia e cure palliative
2 ambulatori di radioterapia
45'000 consultazioni ambulatoriali all’anno
800 pazienti stazionari/anno
1'200 nuovi pazienti all’anno
Oltre 280 collaboratori, di cui 69 medici
5 professori universitari
3 liberi docenti