Alla fine del 2016 la popolazione residente permanente del Ticino raggiunge quota 354.375 persone. I dati evidenziano un leggero aumento della crescita demografica: +2.429 persone nel 2016, rispetto a +1.583 nel 2015.
La crescita è da ricondurre alle sole migrazioni, il cui saldo è pari a +2.432 persone, poiché il movimento naturale presenta, come nei precedenti quattro anni, una situazione deficitaria (il saldo naturale è di -182 persone). L’incremento demografico è dunque da attribuire soprattutto all’arrivo di stranieri (+1.889 persone).
Nel 2016 si conferma la composizione per sesso della popolazione, con il numero di donne leggermente superiore a quello degli uomini (181.498 rispettivamente 172.877 persone) e un tasso di mascolinità pari a 95,3 uomini ogni 100 donne (nel 2015 era di 95,0). Anche l’invecchiamento demografico trova conferma nei dati del 2016. Cresce in effetti leggermente la quota di ultrasessantacinquenni (il 22,0%, +0,2 punti percentuali), così come il rapporto tra anziani e giovani, ora di 164,2 ultrasessantacinquenni ogni 100 giovani di età inferiore ai 15 anni (+2,3 rispetto al 2015).
Per quanto riguarda la presenza di residenti permanenti di nazionalità straniera, il loro numero si attesta a 99.547 individui (+1.889 rispetto al 2015), mentre la loro quota cresce di 0,3 punti percentuali, raggiungendo così il 28,1% dei residenti. La componente straniera della popolazione gioca un ruolo importante nel bilancio demografico cantonale, sia per quanto riguarda il saldo naturale sia per quanto riguarda i movimenti migratori. Coloro che possiedono la nazionalità svizzera presentano infatti dei valori deficitari sia nel bilancio tra nascite e decessi (-394 persone) sia in quello tra arrivi e partenze (-1.044 persone), mentre tra gli stranieri queste voci sono di segno positivo (+212 persone nel movimento naturale e +3.476 nel movimento migratorio). Inoltre è solo in seguito alle naturalizzazioni (1.589 acquisizioni della nazionalità svizzera nel 2016) che il saldo demografico degli svizzeri diviene positivo (+540 persone). Quello degli stranieri si attesta a +1.889 persone.
Pur essendo molto eterogenea, la presenza straniera in Ticino è prevalentemente legata a un ristretto numero di paesi. Infatti, solo una piccola parte delle 158 nazionalità censite conta un numero di persone superiore alle 1.000 unità. Si tratta - per ordine di importanza - delle nazionalità italiana, portoghese, tedesca, serba, croata, spagnola, kosovara e bosniaca, che insieme rappresentano ben l’82,2% della popolazione straniera residente permanente.I movimenti migratori che si registrano annualmente contribuiscono all’eterogeneità della popolazione straniera. Basti pensare che nel corso del 2016 sono arrivati 9.091 stranieri (8.236 dall’estero e 855 da altri cantoni) e ne sono partiti 5.615 (4.595 verso l’estero e 1.020 verso altri cantoni).
La maggior parte degli stranieri risiede in Ticino con un permesso di domicilio (libretto C, 60.292 persone, pari al 60,6%). Seguono gli stranieri con un permesso di dimora (libretto B, 36.924 persone, pari al 37,1%) e quelli con altri generi di permesso, che insieme totalizzano solamente il 2,3% di tutti gli stranieri residenti permanenti. In tutte le cinque regioni del Ticino si è assistito a un aumento della popolazione residente.
La regione che ha registrato l’incremento più consistente è il Bellinzonese (+629 persone), seguita dal Luganese (+589 persone), dal Locarnese e Vallemaggia (+542 persone), dal Mendrisiotto (+472 persone) e infine dalle Tre Valli (+197 persone).Questa evoluzione non ha modificato gli equilibri tra le cinque regioni: il Luganese rimane la zona più popolosa (147.228 persone, pari al 41,5%), seguita dal Locarnese e Vallemaggia (70.214 persone, pari al 19,8%), dal Mendrisiotto (56.923 persone, pari al 16,1%), dal Bellinzonese (50.190 persone, il 14,2%) e dalle Tre Valli (29.820, pari all’8,4%).