Sono tavoli operatori, incubatrici, defibrillatori, elettrocardiografi, trapani ortopedici, ecografi, sistemi laser, elettrocardiografi. Centinaia di apparecchiature che servono per far funzionare la sanità toscana, garantendo il livello di qualità dei servizi. Tecnologie biomediche usate in tutti gli ospedali, laboratori, ambulatori delle aziende sanitarie toscane, per un valore complessivo di quasi 250 milioni di euro.
Per la prima volta, la Regione ha varato il "Piano Regionale delle Tecnologie Biomediche" (PRTB): una pianificazione regionale per programmare gli investimenti delle aziende sanitarie, rispettando i criteri di efficacia e appropriatezza clinica; per evitare doppioni, sprechi e garantire una presenza omogenea degli apparecchi su tutto il territorio.
Il Piano Regionale delle Tecnologie Biomediche è stato approvato con una delibera nell'ultima seduta di giunta. Una precedente delibera, del marzo scorso, aveva avviato questo processo, stabilendo che ogni azienda sanitaria o ente del Servizio Sanitario Toscano elaborasse il proprio piano delle tecnologie sanitarie per il triennio 2017-2019.
Si tratta di un atto di grande rilievo per la qualità dei servizi erogati dal sistema pubblico regionale, poiché si forniscono criteri omogenei per la rilevazione dei fabbisogni e si adotta un metodo unico per la loro valutazione.
Le aziende hanno inviato i propri piani ai direttori della programmazione di Area vasta competenti per territorio, che a loro volta li hanno inviati alla Commissione regionale di valutazione delle tecnologie e degli investimenti sanitari, che nel frattempo ha costituito il gruppo TB, Tecnologie Biomediche, composto da tecnici di diverse professionalità, ingegneri, clinici, medici e amministrativi, dirigenti regionali.
Il gruppo TB ha avviato un'analisi del parco delle tecnologie esistenti in tutta la regione, per poter contestualizzare le proposte di investimento o acquisizione (si parla sia di acquisto che di noleggio) contenute nei singoli piani aziendali.
"La Toscana possiede un patrimonio di tecnologie biomediche assolutamente competitivo - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, che assieme al personale sanitario costituisce il grande valore del nostro servizio sanitario. Un patrimonio che necessita di impegno e di risorse continue per garantire omogeneità assistenziali. Per questo è necessaria un'adeguata programmazione degli investimenti in questo settore, per rispondere con strutture e tecnologie sempre più appropriate, moderne e sicure alle necessità di salute dei cittadini".
Il Piano regionale contiene tutto l'elenco delle acquisizioni di tecnologie sanitarie da parte delle aziend e degli enti del SST nel triennio 2017-2018, per un valore complessivo di 248.964.000 euro, di cui quelle autorizzate sono quelle relative al primo anno, che ammontano nel loro valore di acquisto a 124.125.989 (pari al 49,9%).
La delibera che approva il PRTB dà anche mandato a Estar (Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale) di avviare le procedure di acquisizione delle tecnologie, programmandole sulla base del fabbisogno contenuto nel piano complessivo triennale, tenendo conto della necessità di prevedere una forma di acquisizione che consenta la doppia opzione noleggio/acquisto.
Le acquisizioni avverrano mediante contratti di noleggi/leasing o di acquisto finanziato da mutuo o da finanziamenti ministeriali, relativi all'attuazione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico nazionale.
Gli investimenti indicati per gli anni successivi al primo anno saranno autorizzati dopo la revisione del Piano, di cui è previsto un aggiornamento almeno annuale. Il prossimo aggiornamento è previsto per i primi mesi del 2018.