La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) - di cui fanno parte docenti universitari, tecnici, epidemiologi e operatori delle ASL - ha pubblicato un numero straordinario della sua Newsletter IGIENISTI ON-LINE, per diffondere alcuni protocolli operativi per i campi di accoglienza.
Le precauzioni igienico-sanitarie da adottare in caso di emergenze sismiche riguardano soprattutto l’organizzazione delle attività’ di ristorazione, di fornitura di acqua potabile, di smaltimento dei reflui, di controllo del rischio infettivo. In particolare, si sottolinea:
- L'organizzazione delle attività di ristorazione è di fondamentale importanza per prevenire tossinfezioni alimentari; le varie aree (stoccaggio, cucina, somministrazione dei cibi, raccolta dei rifiuti, ecc.) devono essere adeguatamente separate; di particolare importanza è anche l'igiene personale degli addetti e anche degli utenti della mensa (es. lavaggio delle mani);
- Fondamentale è la verifica della potabilità dell’acqua ad uso alimentare in quanto le condutture idriche potrebbero essere state danneggiate dal sisma e quindi contaminate;
- Importanza del collocamento di WC chimici in numero adeguato, che devono essere usati con grande cura dagli utenti (es. evitare di gettare materiale estraneo) con adeguate istruzioni visibili;
- In ogni campo di accoglienza deve essere adottato un sistema di “lotta integrata” agli insetti (ed eventuali per altri animali come i roditori) con la messa in atto di procedure per la valutazione e la gestione delle problematiche legate agli animali indesiderati a partire dalla mappatura delle aree critiche e dal sistema di monitoraggio e controllo mirato delle specie da avversare;
- Particolare attenzione alle norme comportamentali degli ospiti di strutture temporanee come igiene personale, lavaggio delle mani cambio dei vestiti;
- La finalità della sorveglianza delle malattie infettive è quella di rilevare tempestivamente eventuali malattie che possono rappresentare emergenze di salute pubblica, per poter intervenire rapidamente ed in maniera efficace. Ci possono essere anche altre situazioni sanitarie da monitorare (es. gravidanze o malattie croniche). Senza mai dimenticare che, in caso di calamità naturali, le segnalazioni potrebbero aumentare rispetto alle situazioni standard.
- La partecipazione dei veterinari alle attività di gestione è fondamentale sia per gli animali di affezione che per l'eventuale bestiame se si tratta di aree agricole;
- Potrebbe essere utile, in una fase successiva, effettuare una valutazione delle vaccinazioni necessarie soprattutto in bambini non protetti con i vaccini previsti dal piano vaccinale vigente.