La Commissione è entrata in materia all’unanimità sul disegno LAMal. Disposizioni con pertinenza internazionale (15.078 s) e, sempre all’unanimità (22 voti a favore), lo ha approvato nella votazione sul complesso.
Il progetto mira, da un lato, a permettere in modo duraturo la cooperazione transfrontaliera nel settore della sanità. Attualmente vi sono due progetti-pilota: uno nella regione di Basilea/Lörrach e l’altro in quella di San Gallo/Liechtenstein. Per quanto riguarda invece i frontalieri assicurati in Svizzera e residenti in uno Stato dell’UE o in Islanda o Norvegia, le nuove disposizioni prevedono che qualora dovessero avvalersi di cure stazionarie in Svizzera, i costi massimi assumibili non dovranno superare la tariffa del Cantone in cui hanno un punto di riferimento. A differenza del Consiglio degli Stati, la CSSS-N vuole tuttavia obbligare i Cantoni a farsi carico della quota cantonale.
Inoltre, tutte le persone assicurate in Svizzera dovranno poter scegliere liberamente il loro medico e altri fornitori di prestazioni nel settore ambulatoriale in tutto il territorio nazionale senza subire svantaggi economici. Finora l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie doveva rimborsare al massimo i costi secondo la tariffa applicata nel luogo di domicilio o di lavoro dell’assicurato.