L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) conferma che è stato fissato per il 20 settembre 2016 davanti alla Pretura Penale di Bellinzona il dibattimento del caso di infezione da virus di epatite C avvenuta il 19 dicembre 2013 nel Servizio di radiologia dell’Ospedale Civico di Lugano.
L’EOC contesta l’accusa del Ministero pubblico di lesioni colpose gravi e di propagazione di malattie per negligenza. L’EOC contesta in particolare l’applicabilità dell’art. 102 del Codice penale relativo alla carente organizzazione interna che sarebbe all’origine dell’infezione da epatite C in questione. In aula l’EOC sarà rappresentato dal suo direttore generale Giorgio Pellanda e difeso dallo studio legale Molo avvocati di Bellinzona.
Ricordiamo che il 19 dicembre 2013, nell’ambito delle procedure preparatorie per un esame di Tomografia assiale computerizzata, nel Servizio di radiologia dell’Ospedale Civico di Lugano, una manipolazione errata aveva reso possibile la trasmissione del virus dell’epatite C a quattro pazienti. Sul piano civile, l’EOC si è subito assunto le proprie responsabilità e tutti i pazienti coinvolti, convocati singolarmente e sottoposti ai test necessari, avevano potuto beneficiare del sostegno necessario per affrontare la situazione.
L’EOC aveva subito collaborato con l’Ufficio del Medico cantonale, sua Autorità di vigilanza, per tutte le verifiche e analisi delle procedure avviate. Il Ministero pubblico era stato tempestivamente informato e l’inchiesta non aveva permesso di identificare l’autore della manipolazione errata.