Roche ha annunciato oggi che le Agenzie regolatorie americana (FDA) ed europea (EMA) hanno convalidato l’autorizzazione all'immissione in commercio (MAA) di Ocrelizumab per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) e della sclerosi multipla primariamente progressiva (SMPP).
La convalida conferma che la sottomissione è completa e che la richiesta di autorizzazione alla commercializzazione è in esame da parte del Comitato dell'EMA per i medicinali per uso umano (CHMP).
La FDA ha inoltre accettato la revisione della Biologics License Application (BLA) di Ocrelizumab per il trattamento delle forme remittente e primariamente progressiva di sclerosi multipla, e ha concesso l'applicazione di Priority Review entro il 28 dicembre 2016. Se approvato da EMA e FDA per entrambe le indicazioni, Ocrelizumab sarebbe il primo e unico trattamento indicato per entrambe le forme di sclerosi multipla, che colpiscono circa il 95% delle persone al momento della diagnosi.
“La linea adottata dall’agenzia regolatoria americana e da quella europea conferma il valore di questo farmaco, che ha tutte le caratteristiche per cambiare la storia di una grave patologia come la sclerosi multipla. Adesso, possiamo solo auspicare che AIFA condivida le valutazioni fatte dall’EMA” afferma Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato Roche S.p.A., “consentendo anche ai pazienti italiani con SM di avere accesso in tempi rapidi a un trattamento che può realmente contribuire al miglioramento della loro vita. Oggi la ricerca scientifica ci assicura una crescente innovazione in molte aree terapeutiche: dobbiamo quindi tutti impegnarci con coraggio e determinazione perché sia resa disponibile al più presto a quei milioni di pazienti che ne hanno bisogno”.
Sandra Horning, MD, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche, ha così commentato la notizia: “Ocrelizumab è il primo farmaco in fase di sperimentazione che ha dimostrato di ridurre in modo significativo la progressione della disabilità nelle persone con SM recidivante-remittente e nella forma primariamente progressiva di SM. Siamo soddisfatti delle decisioni prese dalle due principali agenzie regolatorie mondiali: riteniamo infatti che Ocrelizumab abbia il potenziale per aiutare concretamente le persone che vivono con una di queste due forme di SM. Nei prossimi mesi – ha affermato il CMO di Roche - continueremo a lavorare a stretto contatto con EMA e FDA affinché il farmaco in fase sperimentale sia messo a disposizione delle persone con SM il più rapidamente possibile”.
Le richieste di autorizzazione all’immissione in commercio di Ocrelizumab sono basate sui risultati positivi di tre studi di fase III che hanno raggiunto gli endpoint primari e secondari. I dati di due identici studi (OPERA I e OPERA II) in persone con SM recidivante-remittente hanno dimostrato l’efficacia superiore di Ocrelizumab nel ridurre i tassi di recidiva annualizzati e la progressione della disabilità sostenuta per almeno tre e sei mesi rispetto al trattamento con interferone beta-1a.
I dati dello studio ORATORIO nelle persone con la forma primariamente progressiva hanno mostrato una significativa riduzione della progressione di disabilità sostenuta per almeno tre e sei mesi, così come il raggiungimento di altri endpoint dello studio,rispetto al placebo.
La sicurezza complessiva di Ocrelizumab negli studi di fase III (data dalla percentuale di pazienti che hanno manifestato eventi avversi, inclusi quelli gravi) è assimilabile a quella dimostrata dal trattamento con interferone beta-1a, ad oggi standard of care, negli studi sulla SMRR, ed al placebo nello studio sulla SMPP. Gli eventi avversi più comuni associati ad Ocrelizumab erano le reazioni infusionali di grado lieve e moderato, e le infezioni lievi.
La Priority Review viene concessa ai farmaci che la FDA ha stabilito abbiano il potenziale per fornire miglioramenti significativi del rapporto sicurezza/efficacia di un trattamento di una malattia grave.
Nel mese di febbraio 2016, l'Agenzia regolatoria americana ha riconosciuto a Ocrelizumab la designazione di Breakthrough Therapy (terapia fortemente innovativa) per il trattamento di persone con sclerosi multipla primariamente progressiva. Ocrelizumab è il primo farmaco sperimentale a ricevere questo riconoscimento nella sclerosi multipla.
Se il CHMP darà parere positivo e questo a sua volta approvato dalla Commissione Europea, Ocrelizumab riceverà un'autorizzazione all'immissione in commercio valida in tutti i 28 stati membri dell’Unione Europea.
Roche ha inoltre recentemente presentato domanda di autorizzazione in Svizzera e Australia.
Ocrelizumab
Ocrelizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato sperimentale, progettato per colpire in maniera selettiva le cellule B CD20+, un tipo specifico di cellule immunitarie considerate tra le principali responsabili del danno alla mielina (ovvero la guaina protettiva che ricopre le fibre nervose isolandole e fungendo loro da supporto) e all’assone (cellula nervosa), che si osserva nella sclerosi multipla e che determina disabilità. Sulla base di studi preclinici, ocrelizumab si lega alle proteine della superficie cellulare CD20+, espresse su alcune cellule B, ma non sulle cellule staminali o sulle plasmacellule, consentendo così di preservare importanti funzioni del sistema immunitario.
Il programma di sviluppo clinico di fase III per ocrelizumab (ORCHESTRA) comprende tre studi: OPERA I, OPERA II e ORATORIO.
OPERA I e OPERA II sono studi identici di fase III, randomizzati, in doppio cieco, double-dummy, multicentrici, condotti su scala mondiale per valutare l'efficacia e la sicurezza di ocrelizumab (600 mg somministrati per infusione endovenosa ogni sei mesi) rispetto a interferone beta-1a (44 mcg somministrati per via sottocutanea tre volte alla settimana) in 1.656 pazienti affetti da forme recidivanti di SM (SM recidivante-remittente e SM secondariamente progressiva con recidive).[i]
ORATORIO è uno studio di fase III, randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, condotto su scala mondiale per valutare l'efficacia e la sicurezza di ocrelizumab (600 mg somministrati per infusione endovenosa ogni sei mesi, con due infusioni da 300 mg a due settimane di distanza l’una dall’altra) rispetto a placebo in 732 pazienti affetti da SM primariamente progressiva (SM-PP).[ii]
La sclerosi multipla
La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica che colpisce circa 2,3 milioni di persone nel mondo, per le quali non esiste attualmente alcuna cura.[iii],[iv] Nella SM il sistema immunitario attacca in maniera anomala la guaina mielinica, che isola e sostiene le cellule nervose del cervello, del midollo spinale e dei nervi ottici, provocando infiammazione e danni conseguenti. Il danno nervoso può causare un'ampia serie di sintomi, tra cui debolezza muscolare, astenia, difficoltà visive, e può portare alla disabilità.[v],[vi],[vii] La maggior parte delle persone affette da SM accusa il primo sintomo tra i 20 e i 40 anni, e questo fa della malattia la principale causa di disabilità d’origine non traumatica tra i giovani adulti[viii].
La SM recidivante-remittente rappresenta la forma più comune di sclerosi multipla. La malattia può essere attiva e progredire anche in assenza di segni o sintomi e nonostante il trattamento con le terapie disponibili per il suo trattamento. La SM primariamente progressiva (SM-PP) è una forma debilitante della malattia caratterizzata da costante peggioramento dei sintomi, generalmente senza periodi distinti di remissione e successiva ricaduta.[ix] La forma SM-PP riguarda circa un paziente con SM su 10. Non esistono trattamenti approvati per la questa forma di malattia.
[i] F. Hoffmann-La Roche. ClinicalTrials.gov NCT01247324 e NCT01412333. National Library of Medicine. Disponibile alla pagina:
https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01247324 e https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01412333.
2 F. Hoffmann-La Roche. ClinicalTrials.gov NCT01194570. National Library of Medicine. Disponibile alla pagina:
https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01194570.
3 Multiple Sclerosis International Federation. (2013). Atlas of MS 2013. Disponibile alla pagina: http://www.msif.org/about-us/advocacy/atlas/.
4 National Institutes of Health-National Institute of Neurological Disorders and Stroke. (2015). Multiple Sclerosis: Hope Through Research. Disponibile alla pagina: http://www.ninds.nih.gov/disorders/multiple_sclerosis/detail_multiple_sclerosis.htm#280373215.
5 Ziemssen T. (2005). Modulating processes within the central nervous system is central to therapeutic control of multiple sclerosis. J Neurol, 252(Suppl 5), v38-v45.
6 Hauser S.L. et al. (2012). Multiple sclerosis and other demyelinating diseases. In Harrison’s Principles of Internal Medicine (pp.3395-3409). New York, NY: McGraw Hill Medical.
7 Hadjimichael O. et al. (2007). Persistent pain and uncomfortable sensations in persons with multiple sclerosis. Pain, 127(1-2), 35-41.
8 Multiple Sclerosis International Federation. What is MS? Disponibile alla pagina http://www.msif.org/about-ms/what-is-ms/ . Ultimo accesso gennaio 2015.
9 MS International Federation. Types of MS. Disponibile alla pagina: http://www.msif.org/about-ms/types-of-ms/.