Ogni anno in Italia più di una donna su 3 muore a causa di una malattia del cuore[1], ma la maggioranza non sa che queste malattie sono la loro prima causa di morte e sottovaluta i sintomi dell’infarto[2].
Vivi con il Cuore(www.viviconilcuore.it)è la prima campagna di informazione per riconoscere e prevenire l’infarto nella donna, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la conoscenza e la consapevolezza delle patologie cardiovascolari e incentivare le donne ad adottare strategie salva-cuore. L’iniziativa, promossa da Abbott, ha ottenuto il patrocinio di SIC, Società Italiana di Cardiologia, ARCA, Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali, SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio e SIBioC - Medicina di Laboratorio, Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica.
“Le donne sono meno consapevoli del loro rischio cardiovascolare e tendono a trascurare i sintomi, inoltre nel nostro paese siamo ancora in ritardo nelle iniziative di sensibilizzazione destinate alle donne - dichiara Francesco Romeo, Presidente SIC, Società Italiana di Cardiologia - Eppure l’importanza della conoscenza del rischio cardiovascolare è stata dimostrata scientificamente e si traduce, nella pratica quotidiana, in una più accurata azione preventiva. Ridurre, anche di poco, i fattori di rischio potrebbe dimezzare l’incidenza delle patologie cardiovascolari consentendo di utilizzare meglio e con maggiore efficienza tutte le risorse che la medicina può mettere oggi in campo per salvare un numero maggiore di vite.”
Le malattie cardiovascolari e l’infarto sono la prima causa di morte nelle donne, un dato più alto che per tutte le forme di cancro, causando oltre il 41% di tutti i decessi contro il 34% degli uomini (75.000 donne muoiono ogni anno di tumore mentre 124.000 muoiono per le malattie cardiovascolari)1, ma la maggioranza non ne è consapevole e spesso sottovaluta il rischio.2Nel nostro paese solo il 7% delle donne over 35 risulta avere un profilo di rischio favorevole[3].
La campagna Vivi con il Cuore utilizza come supporto tecnologico un portale web (www.viviconilcuore.it) e una app disponibile gratuitamente su AppStore e Google Play per tablet e smartphoneiOS e Android. All’interno del portale, le donne potranno trovare una miniera di informazioni sulle malattie del cuore, riconoscere le differenze di genere, scoprire i sintomi dell’infarto e le specificità nella donna, tanti consigli per attuare efficaci strategie salva-cuore e un semplice test per valutare il proprio stile di vita.
Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, è ormai assodato che donne e uomini differiscono per sintomi, presentazione clinica, diagnosi, prognosi e terapia.
“Nella donna l’infarto può presentare caratteristiche differenti per sede e tipologia con una maggior presenza di sintomi non specifici e spesso ignorati. Questo è uno dei motivi per cui, generalmente, le donne si recano in ospedale più tardi rispetto agli uomini[4] - afferma Giovanni Battista Zito, Presidente ARCA, Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali - Anche se il dolore toracico rimane un sintomo cruciale, nella donna l’infarto si può presentare, ad esempio, con dolore alle spalle, alla schiena, alla mandibola oppure con respiro corto e affannoso, stanchezza profonda, nausea e vomito.”
Ma quanto ne sanno le donne? A questo proposito Eikon Strategic Consulting ha intervistato un campione di donne tra i 40 e i 60 anni statisticamente rappresentativo della popolazione italiana femminile di questa fascia d’età, per comprendere le percezioni delle donne in relazione alle malattie cardiovascolari.[5] Ne emerge un quadro caratterizzato da luci e ombre. 8 donne su 10 (il 76%) non sanno che le malattie cardiovascolari e l’infarto sono la loro prima causa di morte, mentre il 68% ritiene che siano un problema tipicamente maschile. Il sintomo cruciale dell’infarto, il dolore toracico, è correttamente indicato dal 71% delle intervistate ma la maggioranza delle donne non sa che i segnali di allarme possono essere diversi dall’uomo e meno della metà è in grado di riconoscere gli altri sintomi non specifici. Il risultato è che mediamentesolo quattro donne su dieci si sono rivolte a un medico pur avendo accusato una serie di sintomi che potrebbero essere classificati come possibili segnali di allarme dell’infarto. Infine, le donne intervistate dichiarano di riuscire a tenere sotto controllo molti di quelli che ritengono fattori di rischio per l’infarto, come ad esempio la pressione arteriosa, il colesterolo e il fumo. Più difficile controllare lo stress, il carico di lavoro e le responsabilità (per il 75%).
Il riconoscimento di differenze di genere gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della malattia cardiovascolare.
“Sebbene i tradizionali fattori di rischio siano comuni tra uomini e donne - afferma Bruno Biasioli, presidente SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio - vi sono significative differenze nei due sessi per prevalenza e significato clinico, come succede ad esempio per il diabete, la pressione arteriosa sistolica, la colesterolemia, lo stato ormonale e alcuni marker infiammatori”.
“Ogni donna, soprattutto dopo la menopausa, dovrebbe conoscere il proprio profilo di rischio e fare più attenzione ai segnali del proprio corpo - prosegue Ferruccio Ceriotti, Presidente SIBioC, Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica - Non dimentichiamo che il 51% delle donne italiane in menopausa soffre di ipercolesterolemia, il 58% è ipertesa, il 12% è diabetica, il 67% è in sovrappeso o risulta obesa e il 18% è fumatrice[6].”
“Come partner di questa importante iniziativa, siamo orgogliosi di poter dare il via a Vivi con il Cuore, campagna promossa da Abbott con il patrocinio di SIC, ARCA, SIPMeL e SIBioC, con l’obiettivo di contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza verso le malattie cardiovascolari nelle donne - conclude Stefano Zangara, Direttore Risorse Umane di Abbott Italia - La buona notizia, infatti, è che queste malattie sono in gran parte prevenibili attraverso l’adozione di stili di vita sani e una corretta informazione.”
La campagna Vivi con il Cuore sarà on air dal 31 marzo su Internet, tablet e smartphone.
Media Partner: il canale televisivo FoxLife e l’emittente Radio Italia.
[1]Ministero della Salute, Relazione sullo stato sanitario del Paese 2012-2013 www.rssp.salute.gov.it
[2]Il Cuore delle Donne, Documento a cura del Gruppo di Lavoro della Società Italiana di Cardiologia. (G ItalCardiol 2007; 8 (1):3-27)
[3]Istituto Superiore di Sanità – Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/HealthExaminationSurvey - Profilo di rischio favorevole: pressione arteriosa < 120/80 mmHg, colesterolemia totale < 200 mg/dl, indice di massa corporea < 25 kg/m2, senza abitudine al fumo, senza diabete e senza trattamenti farmacologici specifici per i fattori di rischio.
[4]Harvard Medical School website - www.harvard.health.edu
[5]Indagine sulle donne italiane e la percezione del rischio cardiovascolare - Istituto Eikon SC - Metodologia: questionario auto somministrato con modalità CAWI della durata di 20-25 minuti. Campione: 1.000 donne tra i 40 e i 60 anni. Modalità di svolgimento: utilizzo di una piattaforma dedicata. Tempi: il questionario è stato somministrato nel mese di Luglio 2014.
[6]Istituto Superiore di Sanità – Progetto Cuore, (OEC/HES 2008-2012)