“Basta un pezzo di formaggio al giorno, tutti i giorni, meglio se parmigiano reggiano o grana padano, per proteggere le nostre ossa da fratture e degenerazioni.
Ma mai più di 30 grammi, perché dopo la menopausa, occorre evitare il rischio di colesterolo alto. Una piccola dose di questo alimento, sopratutto se si è superata la soglia dei 50 anni, deve far parte del menù giornaliero perché si tratta di una medicina naturale”. Il suggerimento arriva dalla dottoressa Donatella Fiore, reumatologa del Santo Spirito di Roma, in occasione dell’incontro dal titolo “Mal di schiena, spalle e ginocchia i dolori delle donne: come riconoscerli e vincerli”, promosso e organizzato il 26 febbraio nella Parrocchia San Vincenzo Pallotti a Pietralata (via Matteo Tondi, 8) dalla onlus Atena Donna (www.atenaonlus.com) presieduta da Carla Vittoria Cacace Maira.
Da oltre un anno obiettivo di Atena, l’associazione della Fondazione Atena di Giulio Maira, professore di Neurochirurgia presso l’Humanitas di Milano e il Campus Biomedico di Roma, è avvicinarsi a quelle donne poco preparate che più di tutte hanno bisogno di aiuto, spiegare loro in modo semplice e chiaro come tutelare la salute, cancellando falsi miti e paure. “Per aiutare a mantenere in salute il corpo in generale, ossa comprese sottolinea la reumatologa prevenendo le complicazioni delle scheletro tipiche degli anni d’argento, occorra seguire tre regole fondamentali: non fumare, perché il fumo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, di tumori, di osteoporosi e raddoppia il rischio di fratture; fare regolarmente sport, seguito da un buona attività di stretching, e adottare una alimentazione corretta, iposodica, che favorisca il mantenimento del peso e la salute dell’osso. L’estate, poi, è bene esporsi un’ora al giorno ai raggi solari”. Si comincia dalla tavola, in modo naturale. Un menù a base di pesce azzurro – sottolinea la dottoressa Fiore , formaggi stagionati, mandorle, cavoli, broccoli e yogurt: tutti insieme possono essere l'arma efficace per proteggere le nostre ossa e prevenire le fratture causate dall’osteoporosi, che non a caso i medici chiamano epidemia silenziosa.
“Gli alimenti ricchi di calcio sono fondamentali per prevenire e combattere l'osteoporosi . Ma affinché il calcio venga correttamente assimilato dall’organismo è necessario assumere anche alimenti contenenti vitamina D. Non solo latte scremato, ma anche legumi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli), da mettere in tavola almeno due volte la settimana, e 30 grammi di parmigiano o di grana al giorno. In questo modo aiutiamo le nostre ossa ed evitiamo, specie dopo la menopausa, il rischio di colesterolo alto". Nel corso del miniconvegno, i dolori alla schiena, spalle e ginocchia sono stati raccontati nelle loro forme, dalle più semplici alle più gravi, nelle loro cause (fattori di rischio), ma sono stati indicati soprattutto i metodi per curare e prevenire questi disturbi che colpiscono in prevalenza le donne, oltre ad indicare gli esami e i controlli periodici ai quali bisogna sottoporsi. Sotto accusa gli stili di vita scorretti: fumo, sedentarietà, chili di troppo, posture viziate, attività fisica inappropriata.
Così come alcune patologie, quali artrosi, ginocchia e alluci valghi, ernie del disco, scoliosi, che mettono a rischio la struttura della colonna e costringono talvolta il soggetto a rivolgersi al Pronto soccorso. Ma anche l’ansia e la depressione che accompagnano il quadro clinico, ritenute in genere conseguenza del dolore, in realtà ne sono spesso la causa somatizzata. In pratica , il corpo ne diventa espressione esterna. “La donna depressa non va al lavoro, non fa sport, sta più in casa e non fa alcun movimento. Di conseguenza, ha disturbi alla colonna vertebrale”. Il mal di schiena colpisce almeno una volta nella vita, in qualunque stagione, in modo uguale uomini e donne: in Italia ne soffrono 15 milioni di persone, oltre due in maniera cronica. La causa più comune è la tensione generata da una postura errata. Il 56% dei dolori alla schiena interessa il tratto lombosacrale, dovuto presumibilmente al fatto che tra casa e ufficio si passa davanti al computer circa 1215 ore al giorno. Non solo mal di schiena e artrosi al ginocchio, (ovvero, la più comune malattia dopo i 60 anni, specie nelle donne che la sviluppano in quasi 3 casi su 10 dopo la menopausa).
Durante l'affollato incontro voluto da Atena Donna si è parlato anche di osteoporosi, una degenerazione ossea che non risparmia nessuno. Nel mondo ogni 3 secondi si verifica una frattura da fragilità osteoporotica a carico di femore, polso e vertebre. Ciò equivale a circa 25 mila fratture al giorno o 9 milioni all’anno. Dati preoccupanti, destinati tuttavia a crescere: si ipotizza che entro il 2050 il numero delle sole fratture di femore salirà dagli attuali 1,6 milioni annui ad un numero compreso fra 4,5 e 6,3 milioni. Malattia a prevalenza femminile: colpisce il 33% delle donne tra i 60 e i 70 anni di età, il 66% di ultra 80enni, contro il 20% degli uomini. Solo in Italia il 25% delle donne di età superiore ai 40 anni ed il 17% degli uomini di età superiore ai 60 anni ne è affetto.
“Ma comportamenti corretti e una buona prevenzione, sin dalla giovane età – conclude la reumatologa del Santo Spirito possono aiutare ad arginare questo fenomeno.