Parte il 4 febbraio il ciclo di incontri gratuiti aperti a tutti i genitori dal titolo: “Autismo e qualità di vita". Approccio globale ai disturbi dello spettro autistico in adolescenza e in età adulta”.
Autismo: “Sono i genitori i migliori esperti del loro bambino; essi sono capaci di individuare per lui le priorità e scoprire forme di educazione efficaci potendo diventare dei co-terapeuti”. Parola di Erich Schopler, uno dei massimi specialisti al mondo della patologia. Ma l’Autismo, o meglio i Disturbi dello spettro autistico, sono disturbi pervasivi del neurosviluppo ad esordio precoce su base genetica con caratteristiche di multifattorialità.
Questo richiede una preparazione specifica per poter effettuare un intervento efficace e gli stessi genitori necessitano di opportuna formazione e informazione per affrontare il problema ed essere di aiuto a un figlio senza il rischio di incrementarne le problematiche.
Il ciclo di incontri nasce dall’evidenza che nel prendersi cura di un soggetto autistico è centrale il ruolo della famiglia, in collaborazione con psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, specialisti medici e figure educative in genere, quali assi portanti dell’abilitazione.
Per la prima volta la rete integrata di servizi e competenze verrà presentata in modo omogeneo nell’arco di 19 incontri aperti a tutti i genitori, tenuti da 25 professionisti.
L’iniziativa si deve all’"Ambulatorio per i Disturbi dello spettro autistico in età adulta" dell’ASL TO 2, Centro pilota regionale per la valutazione e consulenza di questi disturbi in Piemonte, diretto dal dott. Roberto Keller, in collaborazione con Autismo e Società Onlus, associazione che si occupa di promuovere iniziative formative, informative, abilitative e di mettere in contatto i servizi con le famiglie.
“Le peculiarità dei disturbi dello spettro autistico rende molto difficile e dolorosa la relazione tra la famiglia e il proprio figlio. Ad una iniziale difficoltà dei genitori ad accettare che il proprio bambino, che spesso nei primi mesi ha uno sviluppo apparentemente nella norma, sia portatore di una grave disabilità che lo accompagnerà per tutta la vita nella quasi totalità dei casi, con il tempo si aggiunge il carico di disperazione e solitudine a cui fanno spesso seguito paura, rancore, senso di colpa, insicurezza, frustrazione. Questo ancora di più in età adulta dove spesso vengono a mancare interventi diagnostici e terapeutici specifici, in primis abilitativi - spiega il Dott. Roberto Keller Responsabile del Centro Specialistico dell’ASLTO 2 - In quest’ottica il ruolo di una famiglia adeguatamente formata e informata diventa fondamentale nel collaborare alla definizione di un progetto terapeutico. Questo progetto si deve basare sulla creazione di un intervento a rete che coinvolga, oltre le famiglie, i servizi sociali, la scuola, i centri abilitativi, gli ambulatori specialistici, sino quando possibile a preparare le persone ad un inserimento lavorativo”.
“Il bisogno fondamentale delle famiglie è quello di assicurare una buona qualità di vita ai propri figli, mediante una rete di sostegno che permetta di far diventare le persone affette da autismo artefici della propria dignità. Si parlerà quindi di tutto ciò che concerne la vita e la cura di una persona con autismo - proseguono Massimo Aureli e Cristina Calandra di Autismo e Società ONLUS - di qui il termine approccio globale nel titolo del ciclo d incontri: perché l’autismo è un disturbo pervasivo che determina una disabilità permanente che ha bisogno di una presa in carico multidisciplinare per tutto il corso dell’esistenza. Si parlerà quindi di un progetto di vita, di una risposta concreta per l'intero ciclo della vita che garantisca i servizi, il sostegno e le cure appropriate per le persone autistiche nel rispetto dell’individualità, della specificità, dell’età del singolo”.
Nell’ambito degli incontri si tratterà della definizione dei disturbi dello spettro autistico, purtroppo ancora per molti ancora poco chiara, proseguendo con i metodi diagnostici, i trattamenti universalmente riconosciuti per la cura, i servizi, le leggi (non specifiche per l’autismo, ma di riferimento per la disabilità in generale), i farmaci, le comorbidità, il ruolo della genetica, l’inserimento lavorativo, il compito della scuola, il sostegno psicologico alla famiglia, la tutela economica, le attività nel tempo libero, l’assistenza medica e la cura del corpo.
Particolare attenzione sarà riservata anche agli interventi più efficaci per disturbi di funzionamento più alto o sindromi di Asperger, come le terapie cognitive e il social skill training, sino alla specifica formazione prelavorativa, e al metodo psico-educativo che si basa sul prendersi cura e sul coinvolgimento di tutte le persone che stanno intorno alla persona autistica, primi fra tutti i genitori.
I 19 appuntamenti, gratuiti, si svolgeranno dal 4 febbraio al 16 dicembre 2015 presso la sala di Via Bruino 4/A, messa a disposizione senza oneri dalla Città di Torino, nell’ottica di una collaborazione tra servizi, e saranno strutturati all’insegna della massima operatività: un’ora di relazione, mezz’ora per le domande e gli approfondimenti, disponibilità di schede di sintesi delle singole relazioni, scaricabili anche dal sito dell’ASL TO 2.