Il Consiglio federale approva il rapporto elaborato in adempimento al postulato «Educazione sanitaria e sessuale nei Paesi in via di sviluppo per lottare contro l’HIV/Aids e l’esplosione demografica» depositato nel 2013 dalla consigliera nazionale Doris Fiala. Il rapporto illustra il ruolo svolto dalla Svizzera nel promuovere la salute sessuale e riproduttiva nei Paesi in via di sviluppo, anche nell’ambito della lotta contro la diffusione dell’HIV/AIDS.
Nel suo rapporto, il Consiglio federale sottolinea l’importanza del tema «salute sessuale e riproduttiva» per lo sviluppo globale futuro e illustra l’impegno profuso dalla Svizzera in questo settore. Dopo la Conferenza internazionale dell’ONU sulla popolazione, tenutasi al Cairo nel 1994, si è osservato un cambio di paradigma. Dai programmi, rivelatisi poi problematici o poco efficaci, tesi a influenzare le dinamiche demografiche nei vari Paesi, principalmente attraverso una pianificazione familiare dettata dallo Stato e la distribuzione di metodi contraccettivi, si è passati a un nuovo approccio imperniato su altri fattori considerati decisivi per influenzare positivamente l’andamento demografico mondiale: misure mirate di lotta contro la povertà, uguaglianza di genere, educazione ed empowerment femminile.
Le attività promosse dalla Svizzera nell’ambito della cooperazione internazionale si ispirano a questo approccio globale e forniscono un importante contributo per il controllo della dinamica demografica. La DSC, nel quadro dei programmi di promozione della salute, consacra un impegno specifico al settore della salute sessuale e riproduttiva, in cui rientrano la prevenzione, l’accesso alle cure medico-sanitarie compresa l’assistenza pre e post parto nonché i presupposti di base per decidere liberamente se, quando e quanti figli mettere al mondo. Da oltre nove anni, per esempio, la DSC sostiene la Moldova nel migliorare e ammodernare l’assistenza perinatale nell’ambito del sistema sanitario nazionale. Grazie all’aiuto della Svizzera, le 37 cliniche ostetriche moldave sono oggi tecnicamente all’avanguardia, dispongono di personale specializzato opportunamente formato e sono dotate di un sistema di monitoraggio della qualità e della manutenzione.
La salute riproduttiva e la libertà decisionale di donne, uomini e adolescenti in questo settore sono diritti umani e promuovono l’uguaglianza di genere.