"Un manifesto per l'Europa. Un manifesto per l'Italia". È questo il titolo del convegno organizzato presso l'hotel Casimiro di San Felice del Benaco dal Centro studi 'Tommaso Moro'.
I lavori sono stati dedicati al tema 'Sua eccellenza sanità'. Un incontro che ha fatto il punto sui sacrifici comuni dell'amministrare oggi, sulle prospettive politiche in Europa, ma che ha dedicato un'intera giornata al tema dell'eccellenza sanitaria del nostro Paese. Il vice governatore e assessore alla Salute di Regione Lombardia ha quindi portato il saluto del Governo regionale e intervenendo ha sottolineando come la Lombardia sia stata capace di creare un sistema sanitario in grado di competere con i più elevati standard internazionali di qualità. Un primato qualitativo che la sanità lombarda ha saputo garantire nel 2013 anche con oltre 200 milioni di euro in meno nel bilancio, a seguito dei tagli delle risorse messe a disposizione a livello nazionale, ma investendo al contempo sul capitale umano e sull'innovazione.
RISULTATI CONCRETI - "I risultati ottenuti da Regione Lombardia sono concretamente sotto gli occhi di tutti - ha spiegato il vice presidente e assessore alla Salute - ricordando, ad esempio, le 1.824 nuove assunzioni (medici, amministrativi, infermieri e tecnici) destinate alla sanità lombarda; quasi un miliardo di euro ripartito tra edilizia sanitaria e città della salute di Sesto San Giovanni. Una Regione virtuosa che, grazie ai costi standard, ha raggiunto un risultato eccezionale". "Ai costi standard - ha ribadito con fermezza l'assessore alla Salute - vanno coniugati gli standard di qualità: l'apicectomia, per citare ad esempio un intervento base, dev'essere di pari livello qualitativo ed economico da nord a sud".
VIA I TICKET - L'assessore parlando alla platea di manager e operatori della sanità lombarda ha ricordato anche come alla Regione Lombardia spetti il primato di essere riuscita ad azzerare i ticket per 800.000 lombardi con una fascia di reddito bassa "per evitare di far gravare su persone anziane e su famiglie con difficoltà economiche anche il pagamento di decine di euro annui di ticket farmaceutici, anche a seguito di una banale influenza". Il vice presidente e assessore alla Salute ha, infine, concluso questo primo intervento citando un altro risultato proprio di questi giorni: l'intensificazione dei rapporti di collaborazione primaria con le farmacie della Lombardia.
FARMACIE NO NEGOZI - "Rappresentano dei presidi sanitaria in prima linea nell'accoglienza agli utenti le circa 3.000 farmacie lombarde - ha spiegato l'assessore alla Salute -. Saranno sempre più un punto di riferimento per i pazienti dove potranno prenotare visite ed esami specialistici e dove potranno avere consigli adeguati ed essere ascoltati". "L'ho detto ai farmacisti - ha ricordato il vice Presidente - le vostre farmacie non sono negozi. La gente dei farmacisti si fida, quindi questo rapporto di fiducia va coltivato e intensificato".
DALLA SANITÀ ALL'ARTE - Concluso il suo impegno istituzionale nel centro congressi di San Felice del Benaco, in provincia di Brescia, il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia si è recato a Mantova. Qui, nella splendida cornice di Palazzo Te, la mostra di Giuseppe Viola 'Imagismo nell'energia della pittura' a cui il vice governatore ha voluto intervenire. Viola, pittore di origini siciliane, è celebre per aver fondato, con Dino Buzzati, la versione pittorica dell'Imagismo. Un movimento nato e diffusosi negli Usa e nel Regno Unito, inizialmente solo letterario, che si fonda sulla scelta di uno stile semplice, essenziale, scarno alla Ezra Pound.
IMAGISMO PITTORICO - L'incontro tra Viola e lo scrittore Dino Buzzati fu esaltante. Nacque infatti l'Imagismo pittorico, simboleggiato dall'opera 'La lotta dell'uomo' cui seguirono altre opere polimateriche dell'artista scomparso nel 2010. "La presenza di Regione Lombardia - ha detto il vice presidente portando i saluti della Giunta - in un'occasione come questa è indispensabile per dire grazie a quei lombardi che, come voi, sono protagonisti di un'altra eccellenza della nostra terra: l'arte e la cultura. Conosco le opere di Giuseppe Viola e sono orgoglioso che oggi venga adeguatamente celebrato qui, a Mantova, in un momento della cultura e dell'arte internazionale".
DALLA PITTURA ALLA SCRITTURA - Il vice presidente della Giunta regionale ha quindi concluso la giornata dedicata alla salute e alla cultura recandosi alla cerimonia di riapertura al pubblico, dopo 18 anni, delle sale Monumentali della Biblioteca comunale Teresiana di Mantova; chiuse per restauro e anche in conseguenza del recente terremoto. Un evento celebrato con un appuntamento nel Palazzo degli Studi di via Ardigò, che si è articolato in una visita guidata alle sale Teresiane e nella mostra 'La tipografia a Mantova nel Quattrocento'.
RIAPRE DOPO 18 ANNI - La biblioteca, che fu inaugurata ben 234 anni fa, il 30 marzo del 1780, è un vero monumento della cultura razionalistica settecentesca, fortemente voluta dall'imperatrice illuminata Maria Teresa d'Austria e che oggi rivede la luce anche grazie a un finanziamento da parte di Regione Lombardia di 2,5 milioni di euro. La presenza oggi del vicegovernatore ha suggellato l'impegno di Regione Lombardia verso la cultura e la sua trasmissione, restituendo ai cittadini un patrimonio culturale e storico di così grande portata.