Come prevenire e affrontare l’osteoporosi, la sclerodermia, l’artrosi e l’artrite. Sono i quattro assi che l’ANMAR, l’Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus, mette in gioco per la Giornata Mondiale del 12 ottobre ‘La prevenzione cura e rassicura’.
La Giornata vede infatti la partecipazione della Divisione di Reumatologia dell’Università ‘La Sapienza’, dell’Ospedale ‘San Camillo’ e del Policlinico ‘A. Gemelli’, che dal 14 al 18 ottobre effettueranno alcuni momenti di accesso libero al pubblico presso i propri ambulatori come tante altre strutture della penisola (info dal 7 ottobre al numero verde 800-91.06.25). Le persone interessate potranno sottoporsi gratuitamente e senza l’impegnativa del medico di famiglia ad una prima valutazione clinica.
L’iniziativa si inserisce in un ampio progetto di diffusione della cultura della prevenzione e diagnosi precoce che ANMAR e SIR (Società Italiana di Reumatologia) stanno realizzando sul territorio nazionale attraverso l’organizzazione di screening a cui la popolazione può accedere gratuitamente. Sempre dal 14 e al 30 ottobre inoltre verranno promosse giornate di prevenzione dalle varie associazioni regionali aderenti ad ANMAR.
«Siamo davanti a malattie che colpiscono soprattutto nell’età produttiva, con pesanti ricadute per la persona e anche per l’economia del Paese, specialmente in questo periodo di crisi. I decisori pubblici dovrebbero esser più attenti a queste malattie croniche e invalidanti», afferma il prof. Marco Matucci, Cerinic, Presidente SIR. Un appello che fa proprio anche il prof. Giovanni Minisola, Direttore dell Divisione di Reumatologia del ‘San Camillo’ e past president SIR: «Non facciamo riferimento solo all’artrosi, che fa parte del normale processo di invecchiamento, ma a tante patologie che colpiscono i giovani e quindi il sistema produttivo dell’Italia. Molto però si può fare con l’individuazione precoce della malattia».
La Giornata riceve il patrocinio di Comune e Provincia di Roma, dell’ Assessorato alla Sanità della Regione Lazio e il supporto di Società scientifiche, C.I.S.O.M. Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – Raggruppamento Roma, Lions Club città di Roma e soprattutto di A.L.MA.R. Onlus – Associazione Laziale Malati Reumatici.
Alle 10,30 è in programma una Tavola Rotonda, alla quale sono stati invitati Ignazio Marino, Sindaco Comune di Roma, Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio, Gianfranco Ferraccioli, Direttore Cattedra di Reumatologia Università Cattolica, Aldo Morrone, Direttore generale Azienda Ospedaliera S. Camillo Roma, Guido Valesini, Direttore Cattedra di Reumatologia, La Sapienza Università di Roma, Francesco Saverio Mennini, Economista Università Tor Vergata Roma, Ketty Vaccaro, Direttore Welfare Fondazione Censis, Torino Aceti, Coordinatore Nazionale Tribunale Diritti del Malato, Gabriella Voltan, Presidente ANMAR e l’artista Adele Ceraudo.
«La diagnosi precoce è fondamentale -prosegue Gianfranco Ferraccioli, direttore della Divisione di Reumatologia dell’Università Cattolica di Roma- perché è la fase della malattia nella quale anche le terapie convenzionali hanno una elevata probabilità di esercitare il massimo dell'effetto positivo e quindi portare alla remissione clinica».
«La Giornata risponde a due necessità insoddisfatte –conclude il prof. Guido Valesini, direttore del Dipartimento di Medicina Interna, U.O. di Reumatologia della ‘Sapienza’ di Roma- far sapere ai malati che la diagnosi è efficace ed esistono le terapie; sensibilizzare anche gli altri medici a partire da quelli di famiglia».
Si calcola che, nel mondo, circa 200 milioni di persone siano attualmente affette da Osteoporosi. Solo in Europa, USA e Giappone, l'osteoporosi colpisce più di 75 milioni di persone. La tendenza all'allungamento della vita media e all'invecchiamento delle popolazioni, in mancanza di seri interventi di prevenzione, determinerà nei prossimi decenni un significativo aumento dei casi. Attualmente, ogni anno, in Europa e USA, si verificano più di 2.3 milioni di fratture da osteoporosi. Nel 1990, nel mondo, le fratture di femore sono state stimate a 1,6 milioni; per il 2050 se ne prevedono 6,3 milioni. In Italia si stima che siano 4 milioni i soggetti affetti da Osteoporosi. Mancano ancora dati precisi sul numero di persone realmente affette da osteoporosi severa causa di fratture, ma si valuta che nel 1990 l'osteoporosi abbia causato circa 100.000 fratture di polso e 60.000 fratture di femore. Non sono quantificabili le fratture vertebrali, che in genere non passano dal "pronto soccorso" degli ospedali e non vengono quindi rilevate ai fini statistici.