"Non chiamiamo questa nuova struttura semplicemente DEA: questo è il nuovo edificio di tutto il Policlinico San Matteo". Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani nel corso del suo intervento alla cerimonia inaugurale del nuovo blocco ospedaliero.
GRAZIE AL PERSONALE - Mario Mantovani ha iniziato il suo discorso rivolgendosi a chi opera con impegno e passione all'interno dell'ospedale: "Voglio ringraziare e salutare tutto il personale sanitario, infermieristico e tecnico che fa onore alla nostra Lombardia e al nostro Paese. Perché è grazie a voi se siamo tutti orgogliosi, come lo sono io, quando, viaggiando per l'Italia, sentiamo persone che affermano con convinzione di volersi curare al San Matteo di Pavia o in un altro istituto della regione. Noi naturalmente siamo felici di questa aspirazione a livello nazionale di venire a curarsi in Lombardia. Questo - ci ha tenuto a sottolineare l'assessore Mantovani - fa onore al vostro lavoro, al vostro impegno, alla vostra professionalità, alla vostra ricerca e al modo in cui accogliete e curate i vostri pazienti".
SALUTE LEGGE SUPREMA - "C'è una massima che mi piacerebbe rimanesse impressa oggi qui: Salus populi suprema lex. Se la salute del popolo è la legge suprema per noi - ha chiarito Mantovani - io credo che siamo tutti impegnati sotto questo aspetto a guardare avanti con coraggio e con speranza. La salute, il lavoro e la famiglia sono i tre capisaldi della serenità di qualunque persona. Questa è quindi la strada che dobbiamo percorrere: mettere la salute al primo posto".
RIFORMA SANITARIA - In merito alla riforma sanitaria, quindi, l'assessore Mantovani si è soffermato ad esplicitarne i principi fondanti: "Una riforma è necessaria perché nuovi bisogni richiedono nuovi aggiornamenti. Ma per farlo nel modo più utile e adeguato abbiamo bisogno di sentire la vostra voce: dei sindaci, degli amministratori e di tutti coloro che hanno un rapporto quotidiano con il territorio, la famiglia e le persone. Il nuovo bisogno esige e chiede impegni nuovi anche per i medici di famiglia. E' necessario però che i medici ospedalieri collaborino sempre più e meglio con queste importanti figure di riferimento".
MEDICI DI FAMIGLIA - "Bisogna aprire loro gli ospedali (e lo dico ai Direttori generali) - ha aggiunto - perché con gli interscambi e una collaborazione adeguata con i medici di famiglia si possono risolvere i problemi emergenti del territorio. Non solo quelli dei pazienti acuti, che qui curate in modo eccezionale, ma anche quelli dei cronici, dei malati oncologici, dei cardiopatici e di tutti coloro che rappresentano i bisogni più attuali ed imprescindibili della nuova società".
COMMENTO ASSESSORE MELAZZINI - "Questa giornata così sentita - ha sottolineato l'assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini - ci permette di ricordare i grandi successi del San Matteo, anche sul fronte della ricerca, e ci fa guardare al prossimo futuro con grande ottimismo. Per La città di Pavia e tutta la provincia questa realtà rappresenta una risorsa fondamentale, ed è compito di tutti i soggetti coinvolti fare squadra per valorizzare un tale patrimonio".
INGIUSTI TAGLI LINEARI - Il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, intervenendo alla cerimonia inaugurale del nuovo edificio del Policlinico San Matteo, ha sottolineato il suo disappunto a proposito dei tagli lineari imposti dal Governo. Chiarendo che il ministro Lorenzin si è già espressa chiaramente in proposito affermando lo "stop ai tagli lineari", Mario Mantovani ha posto l'accento sulla necessità politica di seguire da vicino l'iter della nuova legge di stabilità per evitare ulteriori penalizzazioni sulle risorse destinate alla Regione Lombardia.
BILANCI IN PAREGGIO - "Io non accetto che una Regione come la nostra, che ha in pareggio i bilanci da 10 anni, venga penalizzata come una delle Regioni che hanno accumulato miliardi di debito nella loro storia" ha puntualizzato l'assessore alla Salute il quale, dopo il rito religioso, ha tagliato il nastro inaugurale della nuova imponente struttura sanitaria del San Matteo.
OSPEDALE DEL FUTURO - E' davvero l'ospedale del futuro quello visitato stamattina a Pavia dal vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani. Il San Matteo, un edificio a 12 piani con una superficie di oltre 63.000 mq, ha inaugurato infatti un nuovo blocco ospedaliero dotato di tutte le migliori tecnologie, tra cui due Tac di ultima generazione, una delle quali a 640 strati, presente in pochissimi altri centri italiani. Ma non basta. Le 11 sale operatorie previste sono tutte dotate di attrezzature nuove ad alta tecnologia e complete di sistemi digitali per la gestione delle immagini e dei dati clinici. Saranno provviste di due telecamere, una per riprendere il campo operatorio, l'altra l'ambiente sala operatoria, con la possibilità di registrare, archiviare e trasmettere, anche in diretta, quanto avviene in ogni parte del mondo.
MONITORAGGI COSTANTI - Tutti i reparti, da quelli più complessi (DEA, Sale Operatorie, Rianimazioni) ai reparti di degenza, saranno attrezzati con un sistema di monitoraggio dei parametri vitali del paziente. La disponibilità di un unico sistema permetterà di seguire il malato durante i suoi spostamenti tra le diverse sezioni, mantenendo una continuità sulle informazioni riguardanti il suo stato fisiologico. Inoltre sarà possibile condividere immediatamente e a distanza i dati tra i diversi reparti, facilitando le consulenze specialistiche senza necessità da parte del medico di spostarsi.
INVESTITI 154 MILIONI - Ingente l'investimento, che ammonta a quasi 154 milioni di euro, per una struttura da sempre fiore all'occhiello della Lombardia. Basti pensare che le aree di eccellenza sono molteplici e tra queste spiccano cardiologia, cardiochirurgia, ematologia, malattie infettive, ortopedia, oncoematologia pediatrica, chirurgia robotica, banca del cordone ombelicale e lo studio delle malattie rare, branche a cui si rivolge tutto il mondo della medicina nell'ambito della ricerca biomedica e scientifica. In merito alla delibera di Giunta di 340 milioni di euro, al San Matteo sono stati destinati altri 31.200.000 euro.