“Il bollino verde assegnato al Veneto e ad altre 7 Regioni, promosse per l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, è per noi motivo d’orgoglio, anche perché conferma la promozione arrivata l’anno scorso, ma è anche la cartina tornasole di una situazione italiana dove alcuni cittadini ricevono la giusta assistenza ed altri no, che potrà essere risolta solo con la determinazione e l’applicazione dei criteri, dei costi e delle dotazioni standard in tutto il Paese”.
Lo sottolinea l’assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto, commentando la promozione di “solo” 8 Regioni italiane, tra le quali il Veneto, arrivata dal Ministero della Salute in materia di erogazione dei Lea.
“Il risultato – aggiunge Coletto – può essere raggiunto, come facciamo in Veneto, solo se si ha il coraggio di intraprendere la strada della riforma del sistema e della programmazione, come nel nostro caso con il nuovo Piano Sociosanitario e con le schede ospedaliere, lavorando per obiettivi e investendo le risorse avendo come unico scopo quello di dare alla gente le cure di cui ha bisogno”.
“L’esempio del Veneto e delle altre Regioni promosse – prosegue l’assessore – dovrà essere tenuto in altissima considerazione nella redazione del nuovo Patto Nazionale per la Salute, perché la strada da intraprendere non è quella di dare di più a chi spende di più, né quella di tenere aperti ospedali da 30 posti letto che costano come quelli da 200. La strada è quella di prendere ad esempio le migliori pratiche, e ce ne sono più d’una, e trasferirle progressivamente su tutto il territorio nazionale”.
Grande soddisfazione anche dal presidente della Regione, Luca Zaia: “Il riconoscimento assegnato è tra quelli a cui teniamo di più, perché significa che i veneti ricevono tutte, ma davvero tutte, le cure di cui hanno bisogno e che sono chiaramente indicate proprio nei Lea”.