Il Direttore Generale dell’AIFA Luca Pani ha partecipato nei giorni scorsi al Convegno dal titolo “Healthy Brain: Healthy Europe - A new horizon for brain research and healthcare”, organizzato a Dublino dalla Commissione Europea e dall’Health Research Board nell’ambito della Presidenza UE irlandese e che ha costituito, per l’elevatissimo livello dei suoi partecipanti, l’evento di punta del “Mese europeo del cervello”.
Il ruolo dell’AIFA nei consessi internazionali èin linea con le dichiarazioni programmatiche della Presidenza del Consiglio e con le direttive di indirizzo indicate dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Il Convegno, che ha acceso i riflettori sulla ricerca e l’innovazione europee in materia di neuroscienze, cognizione e settori correlati, ha riunito rinomati esperti di tutta Europa. È stata la prima volta che in una Conferenza di questo genere veniva invitata un’Agenzia Regolatoria. Vi hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro della Salute irlandese James Reilly; Enda Connolly, Chief Executive dell’Health Research Board irlandese; Richard Bergström, Direttore Generale dell’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA); membri della Commissione Europea e importanti personalità del mondo scientifico (leggi la lista delle registrazioni).
Il Direttore Generale Pani ha preso parte alla Sessione plenaria intitolata “The inclusive brain: changing paradigms”, con un intervento dal titolo “A Regulatory view in the quest for new medicines in brain disorders” (leggi la presentazione).
“Il livello di civiltà di un Paese – ha affermato Luca Pani - si misura con il suo modello di cura per i pazienti affetti da disturbi cerebrali, che necessitano di un livello di assistenza molto più complesso di altri. È importante che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) supporti adeguatamente il trattamento dei disturbi del cervello da un punto di vista economico, fisico, emotivo e di fragilità sociale. La politica e le Autorità regolatorie dovrebbero focalizzarsi sui bisogni dei pazienti”.
Il Direttore Generale dell’AIFA ha illustrato l’esperienza italiana nell’ambito delle numerose opinioni di qualifica di nuove molecole per malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer e i diversi stadi di gravità delle demenze sia come consulenze scientifiche internazionali che come valutazioni in HTA (Health Technology Assessment)
Dopo aver esposto la prospettiva storica e quella futura, Luca Pani si è soffermato sui diversi approcci e sulle relazioni tra pubblico e privato nello sviluppo di nuovi farmaci. La cooperazione risulta essere l’arma vincente, come mostrano, ad esempio, i risultati di CAMD, Coalition Against Major Diseases, un consorzio di Aziende farmaceutiche, Fondazioni di ricerca, Associazioni di pazienti, consulenti dei Governi e delle Autorità regolatorie, incluse EMA e FDA, attivo in particolare nella lotta contro Alzheimer e Parkinson.
Luca Pani ha poi illustrato le sfide del mondo regolatorio: gli Stati si trovano a dover fronteggiare problemi quali le limitate risorse finanziarie, i maggiori costi nei budget della Sanità, gli alti costi delle terapie. Ci si chiede quindi: come affrontare l’incertezza in materia di Prezzi e Rimborsi? Qual è il limite che deve essere considerato tra l’utilità terapeutica di un nuovo farmaco e il suo maggior costo?
Secondo il Direttore Generale dell’AIFA è di fondamentale importanza la valorizzazione dell’innovazione. A questo proposito, ha illustrato il nuovo modello di algoritmo che l’Agenzia Italiana del Farmaco ha elaborato per la valorizzazione dell’innovatività terapeutica.
In sintesi, ha concluso Pani, persiste una crisi globale nello sviluppo di molecole realmente innovative. Molti Paesi stanno lottando per mantenere le loro quote di ricerca; altri, come Brasile, Russia, India e Cina, stanno emergendo in questo settore. Occorre quindi progettare azioni mirate per sostenere la ricerca: sgravi fiscali, trasferibilità dei risultati, nuove forme di incentivazione. E occorre adottare politiche che promuovano la collaborazione tra le Autorità regolatorie, l’Industria, le Istituzioni accademiche, gli enti di HTA e i pazienti per individuare l’approccio sostenibile allo sviluppo di nuovi farmaci sostenendo nel contempo l’innovazione nel campo dei disturbi neurologici, aumentino nei pazienti la consapevolezza del ruolo delle Autorità regolatorie nel processo di sviluppo dei farmaci e sensibilizzino l’opinione pubblica sulla necessità di investimenti in Ricerca e Sviluppo anche superando i pregiudizi nei confronti dei disturbi cerebrali. Infine, particolare rilievo riveste la promozione di uno stile di vita sano al fine di migliorare le funzionalità del cervello.
Il Convegno, che ha acceso i riflettori sulla ricerca e l’innovazione europee in materia di neuroscienze, cognizione e settori correlati, ha riunito rinomati esperti di tutta Europa. È stata la prima volta che in una Conferenza di questo genere veniva invitata un’Agenzia Regolatoria. Vi hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro della Salute irlandese James Reilly; Enda Connolly, Chief Executive dell’Health Research Board irlandese; Richard Bergström, Direttore Generale dell’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA); membri della Commissione Europea e importanti personalità del mondo scientifico (leggi la lista delle registrazioni).
Il Direttore Generale Pani ha preso parte alla Sessione plenaria intitolata “The inclusive brain: changing paradigms”, con un intervento dal titolo “A Regulatory view in the quest for new medicines in brain disorders” (leggi la presentazione).
“Il livello di civiltà di un Paese – ha affermato Luca Pani - si misura con il suo modello di cura per i pazienti affetti da disturbi cerebrali, che necessitano di un livello di assistenza molto più complesso di altri. È importante che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) supporti adeguatamente il trattamento dei disturbi del cervello da un punto di vista economico, fisico, emotivo e di fragilità sociale. La politica e le Autorità regolatorie dovrebbero focalizzarsi sui bisogni dei pazienti”.
Il Direttore Generale dell’AIFA ha illustrato l’esperienza italiana nell’ambito delle numerose opinioni di qualifica di nuove molecole per malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer e i diversi stadi di gravità delle demenze sia come consulenze scientifiche internazionali che come valutazioni in HTA (Health Technology Assessment)
Dopo aver esposto la prospettiva storica e quella futura, Luca Pani si è soffermato sui diversi approcci e sulle relazioni tra pubblico e privato nello sviluppo di nuovi farmaci. La cooperazione risulta essere l’arma vincente, come mostrano, ad esempio, i risultati di CAMD, Coalition Against Major Diseases, un consorzio di Aziende farmaceutiche, Fondazioni di ricerca, Associazioni di pazienti, consulenti dei Governi e delle Autorità regolatorie, incluse EMA e FDA, attivo in particolare nella lotta contro Alzheimer e Parkinson.
Luca Pani ha poi illustrato le sfide del mondo regolatorio: gli Stati si trovano a dover fronteggiare problemi quali le limitate risorse finanziarie, i maggiori costi nei budget della Sanità, gli alti costi delle terapie. Ci si chiede quindi: come affrontare l’incertezza in materia di Prezzi e Rimborsi? Qual è il limite che deve essere considerato tra l’utilità terapeutica di un nuovo farmaco e il suo maggior costo?
Secondo il Direttore Generale dell’AIFA è di fondamentale importanza la valorizzazione dell’innovazione. A questo proposito, ha illustrato il nuovo modello di algoritmo che l’Agenzia Italiana del Farmaco ha elaborato per la valorizzazione dell’innovatività terapeutica.
In sintesi, ha concluso Pani, persiste una crisi globale nello sviluppo di molecole realmente innovative. Molti Paesi stanno lottando per mantenere le loro quote di ricerca; altri, come Brasile, Russia, India e Cina, stanno emergendo in questo settore. Occorre quindi progettare azioni mirate per sostenere la ricerca: sgravi fiscali, trasferibilità dei risultati, nuove forme di incentivazione. E occorre adottare politiche che promuovano la collaborazione tra le Autorità regolatorie, l’Industria, le Istituzioni accademiche, gli enti di HTA e i pazienti per individuare l’approccio sostenibile allo sviluppo di nuovi farmaci sostenendo nel contempo l’innovazione nel campo dei disturbi neurologici, aumentino nei pazienti la consapevolezza del ruolo delle Autorità regolatorie nel processo di sviluppo dei farmaci e sensibilizzino l’opinione pubblica sulla necessità di investimenti in Ricerca e Sviluppo anche superando i pregiudizi nei confronti dei disturbi cerebrali. Infine, particolare rilievo riveste la promozione di uno stile di vita sano al fine di migliorare le funzionalità del cervello.