“L’uomo che ha sparato ieri a Palazzo Chigi ha le caratteristiche di ciò che sta producendo la crisi economica - afferma Paola Vinciguerra – Uomini qualunque, senza più speranza avvolti solo dalla sensazione di abbandono. Quando si perde il lavoro ci si può sentire inutili, inadeguati, falliti. Tutto ciò porta a compromettere anche le nostre relazioni familiari. E quando i due capi saldi della vita di un essere umano, vengono a mancare arriva la disperazione, che presto diventa chiusura e rabbia. Tutto ciò può portare alla depressione”.
“Depressione vuol dire paura, ansia, panico – aggiunge l’esperta anche responsabile dell’Uiap, Unità Italiana Attacchi di Panico, presso la Clinica Paideia di Roma – La paura porta all’aggressività. Quindi ad atti aggressivi verso immagini simboliche o gesti simbolici che hanno obiettivi mirati. L’uomo che ha sparato davanti Palazzo Chigi ha detto che voleva colpire i politici, mirava a loro”.
“Viviamo in un periodo storico in cui la sensazione che prevale è quella di totale abbandono da parte delle Istituzioni – aggiunge la Vinciguerra – Il tutto è aggravato dall’assoluta mancanza di progettualità tesa ad una ripresa lavorativa, dalla continua pressione delle tassazioni, dall’aggressività con cui si portano avanti le campagne elettorali non con programmi ma con continue denigrazioni dell’avversario. Tutto questo non fa che aumentare la paura e spegnere la speranza, ma può anche scatenare la rabbia".