GlaxoSmithKline (GSK) annuncia oggi di essere entrata a far parte insieme ad altre aziende farmaceutiche ed entità come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Fondazione Bill & Melinda Gates, il Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale britannico e l’USAID (Agenzia americana per lo Sviluppo Internazionale), in un nuovo partenariato che ha l’obiettivo di sostenere i Paesi in via di sviluppo contro le malattie tropicali neglette. Queste patologie interessano oltre un miliardo di persone in quelle aree e sono causa di malattia, disabilità e morte, oltre a pesare su sistemi sanitari già estremamente provati.
La coalizione sosterrà gli ambiziosi obiettivi tracciati questa settimana dall’OMS, per giungere al controllo o all’eliminazione di 10 delle 17 malattie definite neglette entro la fine dell’attuale decennio. Il programma prevede l’eliminazione completa di cinque patologie: la filiariasi linfatica, la dracunculosi (malattia causata da un parassita chiamato dracunculus medinensis, che provoca noduli sottocutanei), il tracoma che provoca la cecità (legato ad un’infezione oculare da clamidia trachomatis), la malattia del sonno e la lebbra. L’obiettivo è anche tenere sotto controllo altre cinque patologie: l’elmintiasi (infezione da vermi che si localizzano all’intestino) trasmessa attraversa il terreno, la schistosomiasi (provocata da particolari vermi chiamati schistosomi), l’oncocercosi (causata da un verme che attacca occhi e pelle e provoca cecità), la malattia di Chagas (determinata da protozoi chiamati tripanosomi, che possono tra l’altro danneggiare il cuore e provocare meningiti) la leishmaniosi viscerale (parassitosi che interessa tra l’altro milza, fegato e midollo osseo) entro il 2020.
Sir Andrew Witty, CEO di GSK ha dichiarato: ”Sono lieto di annunciare che GSK è parte di questo sforzo congiunto che mira a liberare le future generazioni dal peso delle malattie tropicali neglette. Sosteniamo totalmente l’audace visione dell’OMS e siamo impegnati a fare la nostra parte per aiutare ad assicurare la copertura universale dei programmi di intervento nei confronti di patologie che possono essere controllate con i trattamenti attualmente disponibili oltre ad incoraggiare la Ricerca & Sviluppo a individuare nuovi trattamenti per le malattie che non hanno ancora una cura. Con questo nuovo partenariato abbiamo sia i mezzi che le energie per assestare un colpo decisivo alle malattie dei Paesi più poveri del mondo”.
Per sostenere questi obiettivi, GSK ha aumentato il suo già significativo programma di donazione di albendazolo, farmaco che ha come obiettivo due delle malattie neglette, e ha rafforzato il proprio impegno a sostegno degli sforzi in Ricerca & Sviluppo. In particolare ha oggi promesso di proseguire per cinque anni in più il proprio impegno per donare 400 milioni di compresse di albendazolo l’anno all’OMS al fine di proteggere i bambini in età scolare in tutti i Paesi in cui le malattie sono endemiche. L’espansione di questo programma, che inizialmente doveva arrivare al 2015, si traduce in una ulteriore donazione di due miliardi di compresse di albendazolo fino al 2020.
GSK ha inoltre riconfermato il proprio impegno a sostenere tutto il fabbisogno di albendazolo necessario a eradicare definitivamente la filariasi linfatica in tutto il mondo entro il 2020. L’azienda dona attualmente 600 milioni di compresse di albendazolo all’OMS ogni anno per la prevenzione della trasmissione della filariasi linfatica e ad oggi ha già messo a disposizione gratuitamente più di due miliardi di dosi di farmaco. Tra il 2000 e il 2010, GSK ha offerto più di 2,6 miliardi di trattamenti di albendazolo a 58 Paesi. Il beneficio globale del Programma sulla filariasi linfatica tra il 2000 e il 2007 è stato stimato, in via conservativa, in 24 miliardi di dollari.
GSK intende continuare a giocare un ruolo aperto ed attivo nello sviluppo di nuovi e migliori trattamenti per le malattie tropicali neglette attraverso partenariati collaborativi come quello con DNDi (Drugs for Neglected Diseases Initiative) un’organizzazione non-profit di R&D. GSK condivide le conoscenze, la ricerca e la proprietà intellettuale con gruppi come appunto DNDi per sostenere gli sforzi mirati alla scoperta di farmaci per il trattamento di varie malattie, tra cui la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale o il morbo di Chagas. Inoltre è membro fondatore del Consorzio WIPO Re:Search, per aiutare ad accelerare lo sviluppo di nuovi e più efficaci terapie per le malattie tropicali neglette.
Infine, oltre a tutto questo GSK continua ad investire nei propri programmi di Ricerca & Sviluppo sulle malattie che interessano soprattutto i Paesi in via di sviluppo, comprese ovviamente le malattie tropicali neglette. Il portfolio di Ricerca & Sviluppo dell’azienda attualmente comprende progetti di studio per il morbo di Chagas, per la dengue, la tripanosomiasi africana umana e la leishmaniosi.