Boehringer Ingelheim e Eli Lilly and Company (NYSE: LLY) hanno ricevuto oggi dalla Commissione Europea l’autorizzazione all’immissione in commercio di linagliptin, compresse rivestite da 5 mg, per il trattamento di pazienti adulti con diabete di tipo 2.
La Commissione Europea ha approvato linagliptin per l’utilizzo in combinazione con metformina e in combinazione con metformina e sulfanilurea.1 Linagliptin è approvato inoltre per l’uso come monoterapia in quei pazienti che non riescono a raggiungere un adeguato controllo della glicemia solo con la dieta e l’attività fisica e che non possono assumere metformina in quanto non tollerata o controindicata per la presenza di compromissione renale.1
“Il programma di studi clinici di Fase III ha dimostrato l’efficacia significativa di linagliptin nel trattamento del diabete di tipo 2. Siamo molto felici del fatto che linagliptin sarà presto disponibile per il trattamento dei pazienti in Europa” ha detto ilProf. Klaus Dugi, Senior Vice President Medicine del Gruppo Boehringer Ingelheim. “I miglioramenti ottenuti nel controllo glicemico si sono dimostrati stabili e duraturi fino a 52 settimane e significativi in diverse tipologie di pazienti adulti, rendendo linagliptin un trattamento affidabile ed efficace per il diabete di tipo 2.”
Gli studi dimostrano che linagliptin è efficace e ha un buon profilo di sicurezza e tollerabilità, riducendo in modo significativo i livelli di emoglobina glicata (emoglobina A1c o HbA1c) in media dallo -0.6 allo -0.7 %2,3 (rispetto al placebo). L’emoglobina A1c viene misurata nei pazienti diabetici come indicatore del controllo glicemico nei due – tre mesi precedenti al prelievo ed è usata anche come un indicatore per determinare l’efficacia delle terapie ipoglicemizzanti.
“A differenza degli altri inibitori della DPP-4, linagliptin è escreto prevalentemente per via biliare ed intestinale non metabolizzato, non richiedendo quindi un aggiustamento della dose in pazienti con una alterata funzionalità renale o epatica”, ha affermato il Prof. Anthony Barnett, consulente dell’Heart of England NHS Foundation Trust e Professore Emerito di Medicina dell’Università di Birmingham. “Per questo linagliptin è disponibile in un unico dosaggio. Linagliptin è pertanto semplice da utilizzare per i medici, perché l’unico dosaggio è adatto per tutti i pazienti adulti.”
Linagliptin 5 mg ha ottenuto l’approvazione sulla base dei risultati di un programma di studi clinici che ha coinvolto circa 6.000 pazienti adulti con diabete di tipo 2. Del programma facevano parte studi controllati verso placebo che hanno valutato linagliptin in monoterapia4 e in associazione ad altri farmaci ipoglicemizzanti orali comunemente impiegati, come metformina e sulfaniluree.2,5-6 In due studi in monoterapia linagliptin ha dimostrato differenze statisticamente significative in termini di riduzione media dei livelli di HbA1c, rispetto a placebo da - 0,6% a -0, 7%.3-4 In pazienti non adeguatamente controllati con metformina o metformina più sulfanilurea, l’aggiunta di linagliptin ha prodotto una differenza statisticamente significativa in termini di riduzione media di HbA1c rispetto a placebo di -0,6 percento. 2,5 L’incidenza di episodi ipoglicemici è stata bassa e il peso non ha subito variazioni significative rispetto al basale.2,5
In uno studio della durata di due anni che ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di linagliptin 5 mg rispetto a glimepiride (dose media 3 mg) in aggiunta alla metformina in pazienti con glicemia non adeguatamente controllata (valore medio basale di HbA1c 7.69%), linagliptin si è rivelata altrettanto efficace nella riduzione della HbA1c, con una differenza fra i trattamenti dello 0.20% (97.5% CI: 0.09, 0.299).
L’incidenza di episodi ipoglicemici nel gruppo linagliptin è stata significativamente più bassa (7.5%) rispetto a quella nel gruppo glimepiride (36.1%).1 I pazienti trattati con linagliptin hanno mostrato una perdita di peso relativa significativa di -2.7 kg (linagliptin: -1.39 vs glimepiride: +1.29 kg). 1
Nell’analisi dei dati aggregati degli studi controllati verso placebo, l’incidenza complessiva di eventi avversi nei pazienti trattati con linagliptin 5mg è stata simile a quella rilevata con placebo (55% versus 53.8% ). Con la tripla combinazione di linagliptin più metformina e sulfanilurea l’ipoglicemia è stata la reazione avversa riportata più frequentemente (14.7% con linagliptin versus 7.6% con placebo). Nessuna delle ipoglicemie è stata classificata come severa.
“L’approvazione europea di linagliptin rappresenta un’altra pietra miliare nell’alleanza di Boehringer Ingelheim e Lilly nel diabete. Linagliptin può essere una nuova , importante opzione terapeutica per i pazienti con diabete di tipo 2 ”, ha affermato Enrique Conterno, Presidente di Lilly Diabetologia.
Linagliptin
Linagliptin è un inibitore dell’enzima DPP-4 (Dipeptidil peptidasi 4,) coinvolto nell’inattivazione degli ormoni incretine GLP-1 e GIP (peptide1 glucagone-simile, polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente). Linagliptin aumenta la secrezione dell’insulina e riduce la secrezione di glucagone in maniera glucosio-dipendente con conseguente miglioramento generale dell’omeostasi del glucosio1.
Il trattamento con linagliptin determina riduzioni importanti nella glicemia plasmatica a digiuno (FPG) rispetto al placebo, sia in monoterapia che in associazione a metformina e/o sulfaniluree2,5. Inoltre, provoca una riduzione significativa nella glicemia post-prandiale a due ore (PPG) superiore al placebo quando utilizzata in associazione a metformina.
FGP è utilizzato per valutare i livelli di glicemia in condizioni di digiuno (generalmente al mattino, al risveglio), e PPG è utilizzato per valutare i livelli di glucosio dopo i pasti (generalmente due ore dopo il pasto).
Con linagliptin non sono necessari aggiustamenti di dosaggio, neppure per i pazienti con compromissione renale1. In studi controllati, non sono state riscontrate differenze significative in termini di variazioni ponderali rispetto al basale per linagliptin in monoterapia4, in associazione a metformina o in associazione a metformina più sulfanilurea5. I pazienti in terapia con linagliptin hanno mostrato un calo ponderale medio significativo verso il basale rispetto ai pazienti in terapia con sulfanilurea, che hanno avuto un importante aumento ponderale (calo di 1,39 kg contro aumento di 1,29 kg. p<0,0001).
Linagliptin sarà commercializzato con il nome commerciale di Trajenta®.