Ammonta a 31 milioni il finanziamento erogato dalla Regione per l’assistenza ai disabili. L’assessorato alla Tutela della salute e sanità, Politiche sociali e Politiche per la famiglia ha, infatti, provveduto a liquidare la somma di 31 milioni di euro, per l’esercizio 2009, a sostegno delle persone non autosufficienti accudite e curate a domicilio.
I fondi - suddivisi in 25milioni e 438mila euro per anziani non autosufficienti e 6milioni di euro per non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni – vengono erogati ai cosiddetti enti capofila (ASL o enti gestori, tra cui Comuni o consorzi) che a loro volta erogano contributi economici per l’assunzione di una badante, l’acquisto di pasti a domicilio, quale riconoscimento economico per cure familiari e affidamento e per altre prestazioni.
«Si tratta di un provvedimento importante – spiega l’assessore alla Tutela della salute e Sanità,
Edilizia sanitaria, Politiche sociali e Politiche per la famiglia Caterina Ferrero – poiché tra le destinazioni di questi fondi, gestiti dagli enti capofila sul territorio piemontese, vi è per esempio, non solo il contributo per l’assunzione di una badante, ma anche il riconoscimento economico a favore di chi deve ridurre il proprio lavoro o addirittura rinunciarvi per accudire il famigliare non autosufficiente».
La liquidazione del fondi per la non autosufficienza relativi al 2009 rappresenta, inoltre, la conferma dell’assenza di qualsivoglia riduzione nell’erogazione agli enti gestori del socioassistenziale. .
In base alla normativa regionale il 50% del costo delle prestazioni socio-sanitarie è assunta dalle ASL, mentre il rimanente è a carico dell’utenti o degli enti gestori del servizio socio-assitenziale. Ciò ha portato i due comparti (sanitario e sociale) a dialogare tra loro e a individuare l’ente capofila per la gestione dei fondi stessi.