In occasione delle sessioni plenarie orali al 61° incontro annuale dell’American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) che si sta svolgendo in questi giorni a Boston (29 Ottobre – 2 Novembre), MSD ha presentato oggi i principali i risultati finali di due studi cardine di Fase III su boceprevir, l’inibitore orale sperimentale della proteasi dell’epatite C.
"Con una probabilità di eradicazione completa e definitiva del virus in tre pazienti su quattro, tra i mai trattati con genotipo 1, e addirittura di due su tre fra coloro che abbiano mostrato una precedente sensibilità solo parziale alla terapia con interferone e ribavirina, quando boceprevir verrà registrato per l'uso clinico, il medico avrà a disposizione uno strumento terapeutico capace di ottenere una cura definitiva nella maggioranza dei pazienti trattati." Si stima che nel nostro Paese circa il 3 % della popolazione sia venuto a contatto con il virus, e circa 1.000.000 siano i pazienti portatori cronici del virus. Le prevalenze tendono ad essere maggiori nel sud. Ogni anno si verificano circa 1000 nuovi casi di epatite da virus C. l’epatite C causa il maggior numero di decessi tra le malattie infettive trasmissibili ed è la prima causa di trapianto di fegato al mondo. MSD intende presentare una "New Drug Application", cioè un'autorizzazione per un nuovo farmaco, per boceprevir alla FDA americana in via continuativa e prevede di completare le presentazioni normative negli Stati Uniti ed in Europa entro la fine del 2010. Alla fine del congresso, saranno state effettuate oltre 20 presentazioni orali e tramite poster di studi clinici che mettono in evidenza i farmaci MSD e le terapie sperimentali per l'infezione cronica da virus dell'epatite C.
L’impegno globale di Merck per il progresso della terapia per l’epatite Merck è impegnata a portare avanti la sua notevole eredità nel campo dell’epatite virale continuando a scoprire, sviluppare e distribuire vaccini e medicinali per aiutare a prevenire e trattare l’epatite virale. Il settore della ricerca sta compiendo notevoli sforzi nello sviluppo di terapie orali differenziate per l’innovazione della cura dell’epatite virale.