Non esistono solo le malattie del corpo, che sempre più efficacemente possono essere curate e guarite. Oggi, in una società che corre ad una velocità non a portata di bambino, per i pediatri di famiglia la nuova sfida è quella di individuare e captare precocemente non soltanto quelle situazioni di malessere fisico, ma anche quelle legate ai potenziali traumi vissuti dal bambino, che possono portarlo ad un isolamento dal mondo esterno, allontanarlo dagli amici, non farlo vivere in armonia con gli stessi genitori. I recenti dati pubblicati da uno studio Eurispes- Telefono Azzurro (fonte: 10° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza) testimoniano come circa un bambino su quattro è stato almeno una volta vittima di bullismo, declinato in varie forme, configurando uno scenario di vero e proprio allarme sociale.
Ma ciò che è più grave è che questi episodi rimangono nella maggior parte dei casi sottaciuti da parte delle stesse vittime. Questa è solo una delle “cicatrici” che possono segnare la vita di un bambino. Nella nostra società contemporanea, sempre più multietnica, un’altra delle “cicatrici” in grado di incidere profondamente nella vita di un bambino, con forti impatti e conseguenze, è quella della mancata integrazione - oggi poco meno di un neonato su cinque che nasce in alcune aree del nostro Paese è extracomunitario, secondo i dati Istat relativi all’inizio del 2009 è di un altro Paese poco meno di un milione di minorenni su un totale di 3.891.295 persone e addirittura si sono formate classi in cui non c’è nemmeno un bambino italiano. La mancata integrazione è un processo che isola e allontana, quando, invece, è proprio dalla conoscenza con le realtà diverse che si forma una personalità completa e pronta ad entrare nel mondo degli adulti.
Proprio ai bambini extracomunitari, ma anche e soprattutto ai loro genitori che possono avere dai più piccoli la spinta ad integrarsi nella nuova realtà che li ospita, è dedicata la prima guida multilingue per bimbi da 1 a 5 anni “Tu e il tuo bambino”, sviluppata per migliorare la conoscenza dell’altro, facilitare la comprensione e il rispetto delle diversità attraverso una serie di informazioni relative alla salute, alla nutrizione, alla sicurezza e allo sviluppo psicofisico del bimbo. La guida, realizzata nell’ambito del progetto Leggere per Crescere “Intercultura” di GlaxoSmithKline che ha il patrocinio dell’UNICEF, è stata predisposta in sei lingue e segue l’analoga iniziativa realizzata due anni fa dedicata ai bambini nei primi dodici mesi di vita. La guida, oltre ad essere disponibile presso numerosi studi pediatrici, può essere richiesta direttamente all’indirizzo www.leggerepercrescere.it
“Entrare nei labirinti della fanciullezza, per descrivere il tempo della meraviglia, della scoperta, della presa di coscienza della bellezza e crudeltà del mondo è sempre impresa ardua ma possibile – spiega Giuseppe Mele, Presidente Nazionale della FIMP. E’ questa l’impresa che il quarto Congresso scientifico della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) “Cicatrici sulla pittura fresca” Intende affrontare in modo analitico e il più possibile esaustivo. Le cicatrici sulla pittura fresca, sono tutte quelle tracce indelebili di immagini, visi, situazioni che nella tenera età hanno il potere di segnare e indirizzare per sempre l’uomo di domani. La fragilità dello sviluppo preadolescenziale, oggi più che mai, richiede un impegno attivo, una vigile attenzione costante che non si può ridurre a una dichiarazione di intenti, ma deve essere sempre più concentrata sul fare e condivisa. Il Pediatra di Famiglia può assumere un ruolo fondamentale anche in questo contesto grazie all’esperienza maturata sul campo della cura dei bimbi”. Oltre ad affrontare le più comuni patologie infantili, quindi, gli “specialisti” dei bambini si confrontano quindi sulla solitudine, sui problemi del piccolo e dell’adolescente, sulla necessità di integrare al meglio chi giunge da altri Paesi ed è portatore di altre culture.
“I bambini migranti
presentano sono particolarmente vulnerabili, senza una sufficiente protezione al contatto con una
cultura diversa da quella delle famiglie d’origine – fa notare Maria Luisa Cattaneo, Psicologa e
psicoterapeuta, Responsabile Servizio di Clinica Transculturale Cooperativa Crinali. Per questo
spesso esprimono con il loro disagio il trauma della migrazione, vissuto in prima persona o
attraverso i genitori, e questo li rende particolarmente fragili.
Compito anche dei pediatri, e più in generale del mondo dell’istruzione e del volontariato, è quindi
darsi da fare per riconoscere ed aiutare i piccoli più a rischio, al fine di attenuare le diversità e
favorire l’integrazione. “Questa è stata la molla che ci ha spinto ad estendere ancora l’impegno di
Leggere per Crescere, il nostro progetto per favorire la lettura ad alta voce ai bambini, in ambito
interculturale su sollecitazione di operatori per l’infanzia ed Istituzioni – spiega Marco Bertuzzi,
Responsabile Relazioni con associazioni di pazienti e Programmi per la comunità di GSK. Con
questa Guida, che si aggiunge a quella già realizzata e ai numerosi progetti mirati in grandi realtà
ospedaliere come l’Ospedale Regina Margherita di Torino e in diversi comuni, vogliamo offrire il
nostro contributo di azienda responsabile ad una comunità sempre più multietnica che ha bisogno
di conoscersi e integrarsi partendo proprio dai bambini”.