Dal prossimo mese di luglio sarà disponibile in farmacia - in fascia A Nota 78, a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale - SAFLUTAN®(Tafluprost) la prima e unica prostaglandina senza conservanti per il trattamento del glaucoma ad angolo aperto e dell’ipertensione oculare. Saflutan in collirio monodose senza conservantiha mostrato di garantire, a parità di efficacia con latanoprost, la prostaglandina di uso più comune in Italia, significativamente meno sintomi e segni di irritazione oculare.
Secondo l’OMS il glaucoma è una delle principali cause di disabilità visiva nel mondo occidentale. “In Italia - afferma il Professor Roberto Carassa, Direttore del Centro Italiano Glaucoma di Milano e Presidente dell’Associazione Italiana Prevenzione Glaucoma Onlus - si stima che quasi 800 mila persone ne siano affette, ma si calcola che circa la metà di esse, ed è questo il dato più allarmante, non ne sia a conoscenza poiché la malattia è nella maggior parte dei casi asintomatica. Prevenzione, diagnosi e trattamento precoce sono quindi le parole d’ordine per contrastare questa malattia e in particolare la sua più grave conseguenza, la cecità”.
La forma più frequente di glaucoma, il glaucoma ad angolo aperto, è infatti asintomatica e colpisce le persone di solito a partire dai 40 anni, con un indice di prevalenza che cresce esponenzialmente con l’avanzare dell’età.
“Il trattamento del glaucoma - continua il Professor Carassa - si basa essenzialmente sulla riduzione della pressione interna dell'occhio per impedire il progressivo danneggiamento del nervo ottico ed il peggioramento del campo visivo. In quest’ambito il ruolo dei trattamenti farmacologici è attualmente di primo piano.”
Come le altre malattie croniche, anche il glaucoma richiede una terapia continuativa che accompagna il paziente diagnosticato per il resto della vita. “E anche per il trattamento del glaucoma - nota Carassa - è fondamentale assicurare alla persona che soffre di questa malattia farmaci non solo efficaci e con un buon profilo di sicurezza, ma anche con un alto grado di tollerabilità, che influendo il meno possibile sulla qualità di vita, garantiscano la possibilità di una migliore aderenza alla terapia, fattore indispensabile per contrastare l’evoluzione della malattia verso le peggiori conseguenze”.
In questo quadro si inserisce la recente ricerca di farmaci senza conservanti. Le sostanze conservanti presenti nei colliri comunemente impiegati possono infatti causare discomfort,intolleranze e allergie che peggiorano significativamente la vita quotidiana delle persone con glaucoma. E’ stato infatti evidenziato che, anche a basse concentrazioni, il BAK (Benzalconio cloruro) - il conservante più largamente impiegato nei colliri in commercio – ha un effetto tossico sulla superficie corneo-congiuntivale.
Il primo e unico collirio senza conservanti, disponibile ora anche in Italia, è SAFLUTAN ® (Tafluprost), con il quale MSD rafforza ulteriormente il proprio impegno in oftalmologia, area terapeutica nella quale è presente da oltre 50 anni
Le prostaglandine oftalmiche per la terapia del glaucoma ad angolo aperto e dell’ipertensione oculare sono analoghi della prostaglandina F2α e riducono la pressione oculare, aumentando il deflusso dell’umor acqueo. Saflutan® (Tafluprost) è il primo analogo della prostaglandina F2α senza conservanti, con elevata affinità per il recettore prostanoide umano FP, e può rappresentare un’utile opzione terapeutica per i pazienti con glaucoma, compresi coloro che abbiano sperimentato discomfort oculare in seguito all'utilizzo di colliri con conservanti .
“L’assenza di conservanti, può migliorare la qualità di vita dei pazienti che effettuano terapie croniche in collirio. I pazienti glaucomatosi devono istillare quotidianamente farmaci nel sacco congiuntivale, pertanto se il farmaco stesso è meglio tollerato, anche la collaborazione nel seguire la terapia sarà migliore” afferma la Dottoressa Marina Papadia del Gruppo italiano di sperimentazione di Saflutan, presso la Clinica Oculistica, Di.N.O.G. Università di Genova, Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino. “Lo documentano vari studi - continua Papadia - che nel tempo hanno evidenziato l’effetto tossico delle sostanze conservanti e in particolare del BAK, presente nella maggioranza dei colliri utilizzati per diminuire la pressione oculare. Recenti studi hanno inoltre dimostrato come l’assenza del conservante non riduca l’assorbimento e l’azione ipotonizzante di Saflutan, favorendone altresì la tolleranza nei confronti di prodotti analoghi contenenti BAK.”
I risultati di uno studio che ha misurato e confrontato i segni e i sintomi oculari legati al trattamento con Tafluprost in pazienti che avevano registrato sintomi oculari durante il trattamento con Latanoprost, mostrano come, a parità di efficacia in termini di riduzione della pressione intraoculare, nel passaggio dal trattamento con Latanoprost al trattamento a base di Tafluprost, si è ridotta della metà la percentuale di pazienti che ha riferito bruciore e dolore pungente (Latanoprost 56%, Saflutan 28%) e lacrimazione (Latanoprost 55%, Saflutan 27%). Sono, inoltre, diminuite significativamente, secondo quanto riferito dai pazienti, la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio (Latanoprost 49%, Saflutan 27%) o di occhio secco (Latanoprost 65%, Saflutan 39%) e il prurito alle palpebre (Latanoprost 47%, Saflutan 27%). Infine Saflutan ha determinato miglioramenti significativi di tutti i segni oculari misurati, riducendo in particolare del 40% l’arrossamento congiuntivale e l’iperemia.
“La letteratura scientifica ha più volte enfatizzato – conclude Papadia - come la collaborazione del paziente nell’autosomministrazione della terapia prescritta influenzi effettivamente l’andamento della patologia, è pertanto chiaro come una terapia meno irritante e fastidiosa per il paziente possa essere, a lungo andare più efficace, anche per una più costante somministrazione della stessa da parte del paziente”.
SAFLUTAN viene somministrato una volta al giorno con una efficacia potente sulla riduzione della pressione oculare e sostenuta nel tempo.
SAFLUTAN è indicato come monoterapia nei pazienti che possano trarre beneficio da un collirio privo di conservanti, che abbiano risposto in misura insufficiente alla terapia di prima linea, che non tollerino o per i quali sia controindicata la terapia di prima linea e come terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti.
L’evento avverso correlato al trattamento con Tafluprost più comunemente verificatosi è stato l’iperemia congiuntivale (13% dei pazienti che hanno partecipato agli studi clinici relativi al Tafluprost nelle formulazioni con e senza conservanti, in Europa e negli Stati Uniti). Nella gran parte dei casi è stata riscontrata una reazione lieve che ha richiesto la sospensione del trattamento per una media dello 0,4% dei pazienti partecipanti agli studi cardine.