“Grazie ad una nuova classificazione, attraverso una biopsia renale nel bambino, da oggi è possibile individuare le lesioni e gli esami di laboratorio che possono identificare precocemente i pazienti a rischio di evoluzione verso la perdita di funzione renale e la dialisi. In questo modo sarà possibile curare precocemente i soggetti che sono a rischio di sviluppare, in età adulta, una insufficienza renale” - afferma la professoressa Rosanna Coppo, Direttore della scuola di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Ospedale Regina Margherita, Torino. Questo risultato è il frutto di uno studio internazionale multicentrico, che ha visto tra i promotori la stessa professoressa Coppo. Il lavoro ha coinvolto 265 soggetti affetti da nefrite da depositi IgA (la più comune forma di insufficienza renale) di cui 59 bambini, provenienti da America del nord e del sud, Europa, Cina e Giappone. E' uno studio collaborativo internazionale cui hanno partecipato nefrologi ed anatomopatologi di America, Europa, Asia ed Australia. Permetterà di migliorare la prognosi attraverso l'identificazione di nuovi fattori di rischio. Lo studio, appena concluso, è durato 4 anni e ha portato alla definizione di una nuova classificazione adottata a livello mondiale della nefrite nel bambino. La diagnosi precoce è di fondamentale importanza: disporre di spie di danno renale permette di mettere in atto una terapia tempestiva e evitare o posporre la dialisi. Molte malattie renali, quali le nefriti croniche, hanno pochissimi sintomi e possono passare inosservate: tracce di sangue o di proteine nelle orine possono essere presenti anche senza segni clinici evidenti o preoccupanti. La progressione verso un danno cronico può avvenire silenziosamente e il Nefrologo può arrivare a battaglia ormai decisa, con sconfitta e necessità di dialisi, senza che si sia identificata la causa originale. Tanto spesso infatti l’insufficienza renale cronica terminale viene attribuita genericamente alla presenza di ipertensione, senza poter capire se essa stessa non fosse una conseguenza di una nefrite occulta decorsa senza sintomi. Le origini delle nefriti, in particolare, riscontrate nel pieno dell’età adulta, hanno spesso una origine lontana, anche decenni prima in età pediatrica. E’ questo il caso della nefrite cronica più comune in Italia e nel mondo, la nefrite a depositi IgA, o malattia di Berger, che conduce in dialisi l’adulto di 30-40 anni ma che ha nella gran parte dei casi radici nei decenni precedenti, indietro fino all’età pediatrica.