Nell’ambito del Congresso saranno presentati i più recenti risultati della ricerca di base e delle teorie patogenetiche dell’adenomiosi e dell’endometriosi esterna e dei fattori che possano correlarsi con il grado di aggressività della malattia e con la prognosi. Ampio spazio sarà dedicato all’adenomiosi o endometriosi interna, patologia associata a sterilità o a insuccessi riproduttivi, ai mezzi diagnostici, alla terapia medica e alla modulazione del trattamento chirurgico. “L’endometriosi esterna – spiega Sebastiano Campo, docente di Clinica ostetrica e ginecologica della Cattolica di Roma e presidente del congresso - è la localizzazione di cellule dell’endometrio, la mucosa che riveste la cavità uterina, al di fuori dell’utero. L’endometriosi ‘interna’ o adenomiosi è determinata invece dall’invasione delle cellule e delle ghiandole endometriali nella parete muscolare dell’utero stesso. Pochi dati sono disponibili sulla sua reale incidenza nella popolazione femminile per la difficoltà della diagnosi, ma è verosimile che siano affette il 20-30% delle donne in età fertile”. I lavori congressuali prevedono nella prima giornata, alle ore 17.00, una tavola rotonda cui interverranno esperti nazionali e internazionali e rappresentanti delle istituzioni per un confronto globale e articolato sulla complessa patologia, tra questi: Lone Hummelshoj, direttore della World Endometriosis Society, Jacqueline Veit, presidente dell’ Associazione Italiana Endometriosi; Francesca Merzagora, presidente dell’ Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna; Laura Bianconi, Commissione Sanità del Senato; Antonio Tomassini, presidente Commissione Sanità del Senato; Cesare Catananti, direttore Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”; Mario Falconi, presidente Ordine dei Medici-Roma; Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita nascente del Policlinico Gemelli.