In crescita l'incidenza di infezioni da Hiv fra gli eterosessuali, soprattutto tra gli stranieri: proprio tra di loro si registra infatti il 20% dei casi di Hiv, sul totale, segnalati nel 2007. Aumenta inoltre l'eta' media dei pazienti, che arrivano pero' troppo tardi alla diagnosi. Sensibilizzare al test per far emergere il numero di soggetti infetti 'sommersi' e aprire un tavolo di confronto: questi gli obiettivi dell'Hiv Summit Italia 2009. L'incontro, organizzato da Giampiero Carosi, dell'universita' di Brescia, Rosaria Iardino, del Network Persone Sieropositive Italia onlus, e Stefano Vella, dell'Istituto Superiore di Sanita', si terra' domani a Roma. Secondo gli organizzatori, la situazione in Italia e' preoccupante. In crescita e' il numero di pazienti che arriva tardi alla diagnosi di immunodeficienza acquisita conclamata (oltre il 55% dei nuovi casi). Ma l'allarme deriva soprattutto dall'aumento dell'eta' media dei pazienti, che sale a 43 anni per gli uomini e a 40 per le donne. L'incidenza, invece, e' in diminuzione tra i tossicodipendenti, ma in crescita tra gli eterossessuali, soprattutto stranieri. Una diagnosi precoce e' dunque il messaggio da trasmettere sia ai giovani che agli adulti, in particolare ai soggetti a rischio.