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L’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù ha attivato un ambulatorio per la diagnosi prenatale attraverso la misurazione della translucenza nucale. L’ambulatorio viene gestito da due operatori dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia, accreditati dal Fetal Medicine Foundation di Londra, massimo organismo per lo studio della translucenza nucale, dove hanno seguito un periodo di formazione. Questo particolare esame, non invasivo, viene effettuato sulle donne in gravidanza tra la 11sima e la 13sima settimana di gestazione. Le donne in stato interessante vengono sottoposte ad ecografia per analizzare lo spessore del sottocute nel collo del feto che, in presenza di anomalie cromosomiche, tende ad aumentare. I risultati vengono incrociati con i prelievi di sangue. “Possiamo così valutare – afferma il ginecologo Luigi Marsala - eventuali problemi cromosomici nel nascituro, dando ai futuri genitori molte informazioni utili sullo stato di salute del feto. E’ bene precisare che l’esame esprime una probabilità e non una diagnosi definitiva, possibile solo con l’esecuzione di approfondimenti diagnostici invasivi come l’amniocentesi e la villocentesi”. L’esame, della durata di circa mezz’ora, si svolge in regime ambulatoriale ed ha un costo di 85 euro, perché non inserito nel tariffario regionale delle prestazioni rimborsabili. Per prenotare lo screening è possibile contattare il CUP del San Raffaele Giglio allo 0921 920502 oppure rivolgersi direttamente all’ambulatorio di diagnosi prenatale allo 0921 920480.
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Intanza®, il primo vaccino antinfluenzale somministrato con microiniezione
intradermica, ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte
della Commissione Europea.
Intanza® è stato approvato per l’uso negli adulti dai 60 anni in poi,
specialmente in quelli che sono più a rischio di complicanze da influenza[i].
Con l’avanzare dell’età il sistema immunitario tende ad indebolirsi – gli
adulti anziani diventano non solo più suscettibili di contrarre un’infezione ma
cala anche la loro capacità di risposta alla somministrazione di un vaccino: un
fenomeno noto con il nome di ‘immunosenescenza’[ii],[iii],[iv],[v].
La somministrazione intradermica di Intanza® permette una risposta diretta
ed efficace del sistema immunitario attraverso lo strato dermico della pelle,
dove esiste un’alta concentrazione di cellule immunitarie specializzate insieme
ad un’organizzazione reticolare, che portano ad un’attivazione sinergica della
risposta immunitaria[vi]. Il sistema[1] a microiniezione preriempita e pronta all’uso, con un ago molto sottile,
permette un’accurata e affidabile somministrazione nel derma[vii],[viii].
“Siamo lieti di poter offrire
agli anziani e ai medici questo nuovo vaccino che contribuirà a migliorare la
prevenzione verso una patologia sottostimata che continua ad uccidere molte
persone e che è causa di gravi complicanze” spiega Yves Mégard,
direttore del Medical Affair Sanofi Pasteur MSD per i vaccini dedicati ad adulti
e anziani.
La richiesta per la concessione dell’autorizzazione al commercio per
Intanza® è stata supportata dai risultati di studi clinici che hanno coinvolto oltre
settemila tra adulti e anziani. Questi studi hanno valutato la sicurezza e la
capacità di generare una risposta immunitaria da parte di questo nuovo vaccino
contro l’influenza stagionale[ix]. Intanza® ha prodotto un alto livello di immunità contro tutti i ceppi
virali influenzali nei partecipanti di oltre 60 anni di età[x],[xi].
Sanofi Pasteur MSD distribuirà Intanza® in tutta l’Europa occidentale[2]. Al di fuori del suo territorio, il vaccino sarà commercializzato da
Sanofi Pasteur, una delle due Case Madri di Sanofi Pasteur MSD.
[1] Developed in collaboration with Becton Dickinson (BD)
[2] Austria, Belgium, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Iceland, Ireland, Italy, Liechtenstein, Luxembourg, Netherlands, Norway, Portugal, Spain, Sweden, Switzerland, United Kingdom
[i] Intanza®, summary of Product
Characteristics, 2009
[ii] Aw
D et al. Immunosenescence :emerging challenges for an ageing population.
Immunology 2007;120:435-46
[iii] Weng
NP. Aging of the immune system : how much can the adaptive immune system
adapt Immunity 2006;24:495-99
[iv] Solana
R et al. Aging and innate immunity. Immunity 2006;24:491-94
[v] Kovaiou
RD et al. Age-related changes in immunity : implications for vaccination
in the elderly. Expert Rev Mol Med 2007;9:1-17
[vi] Nicolas
JF, Guy B. Intradermal, epidermal and transcutaneous vaccination: from
immunology to clinical practice. Expert Rev Vaccines 2008;7:1201-121
[vii] Laurent
A et al. Echnographic measurement of skin thickness in adults by high frequency
ultrasound to assess the appropriate microneedle length for intradermal
delivery of vaccines. Vaccine 2007;25:6423-30
[viii] Laurent
PE et al. Evaluation of the clinical performance of a new intradermal vaccine
administration technique and associated delivery system. Vaccine
2007;25:8833-42
[ix] Data
on file 2007
[x] Holland
D et al. Intradermal Influenza Vaccine Administered Using a New Microinjection
System Produces Superior Immunogenicity in Elderly Adults: A Randomized
Controlled Trial. JID 2008;198:1-9
[xi] Arnou
R et al. Intradermal Influenza Vaccine Elicits Superior Immunogenicity in
Adults Aged 60 Years: A Randomized Controlled Phase 3 Trial. Int J Infect Dis
2008
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Marzo si avvicina, ma complici le temperature rigide che hanno caratterizzato questo inverno, i 12 milioni di italiani – uno per famiglia - che soffrono di allergia possono tirare un sospiro di sollievo. Il freddo prolungato pare aver ostacolato il processo di impollinazione precoce che ha interessato gli anni passati: starnuti, occhi rossi e tosse non dovrebbero affliggere gli italiani prima di metà marzo. “In 10 anni, la popolazione allergica è passata dal 5% al 20% - afferma Desiderio Passali, Professore di Otorinolaringoiatria all’Università di Siena. - Sono cresciuti in particolare i casi di pollinosi le cui complicanze sono difficoltà di concentrazione e malessere generale. Ciò significa che questa primavera per un italiano su cinque sono a rischio ore, addirittura giorni, di lavoro o di scuola a causa di questo disturbo che, come il raffreddore, è frequente nella popolazione e comporta quindi un costo sociale rilevante. La rinite allergica può essere affrontata con il vaccino pre-stagionale - continua Passali – ma ora l’unico rimedio alla calata di pollini che ci attende è l’utilizzo di antistaminici, la maggior parte dei quali sono farmaci di automedicazione, disponibili in farmacia senza ricetta medica. Meglio ancora se sono ad uso locale, come spray e colliri. Non dimentichiamoci che l’igiene del naso è la migliore prevenizione per la pollinosi: un fazzoletto sempre in tasca e le lavande nasali rappresentano un valido aiuto per gli allergici”. L’incremento sistematico delle allergie registrato in questo ultimo decennio è dovuto anche allo smog che danneggiando l’epitelio nasale facilita il contatto con gli allergeni e aumenta il numero di persone sensibili, soprattutto nelle grandi metropoli. L’allergia respiratoria è infatti un’ipersensibilità ad una particolare sostanza (il cosiddetto “allergene”) che, inalata, produce sintomi caratteristici quali starnuti, gocciolamento e congestione nasale, tosse, lacrimazione, prurito oculare. Nella maggior parte dei casi è il polline, a dare questa reazione, ma non dimentichiamo altri allergeni non legati alla stagionalità: gli acari della polvere, il pelo e la forfora degli animali domestici. Esistono poi altri allergeni che provocano reazioni a livello cutaneo e gastrointestinale come: gli alimenti, le sostanze chimiche, le sostanze inoculate con le punture di insetto, i cosmetici e i metalli .Tutte queste sostanze causano fastidiosi disturbi che si possono affrontare semplicemente ricorrendo ai farmaci di automedicazione in grado di ridurre significativamente i sintomi dell’allergia, come il gocciolamento nasale, gli starnuti, la congiuntivite, l’orticaria, le dermatiti e i rush cutanei, bloccando gli effetti dell’istamina, responsabile delle manifestazioni allergiche. “La sintomatologia - spiega Passali - si scatena più facilmente in chi non vive in contatto con agenti allergenizzanti e non sintetizza gli anticorpi che permettono poi di affrontare le crisi. Nel caso di quello che spesso chiamiamo raffreddore da fieno, la migliore prevenzione per i bambini sarebbe quindi quella di portarli più spesso per qualche tempo in campagna dando loro la possibilità di stare all’aria aperta e quindi di auto-vaccinarsi”. I farmaci di automedicazione, o da banco, quelli contrassegnati con il bollino rosso e che non richiedono ricetta medica, svolgono nel caso delle allergie unruolo fondamentale in quanto forniscono una risposta immediata ad una necessità urgente. Permettono di affrontare la maggior parte dei sintomi lievi molto fastidiosi che le allergie provocano e che, se non trattati, possono aggravare una situazione asmatica preesistente.
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La Sicpre (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica)da molto tempo si dichiara contraria agli interventi estetici di aumento di seno alle adolescenti (tranne che per casi particolari e di natura patologica). Per questo motivo ha prima plaudito alla preoccupazione espressa dal Sottosegretario al Welfare Francesca Martini sul diffondersi di tale pratica, e poi ha partecipato, portando la sua posizione, alla commissione (promossa dallo stesso Sottosegretario) incaricata di studiare il problema
Per evitare equivoci, si puntualizza che la contrarietà agli interventi di aumento di seno alle adolescenti non è dovuta a una supposta pericolosità di questa chirurgia, bensì a motivi di tutt’altro genere. Primo, in età troppo precoce il corpo può ancora modificarsi spontaneamente. Secondo, si ritiene che per decidere di sottoporsi a questi interventi occorrano una maturità e un equilibrio psicologico che durante l’adolescenza non sono garantiti.
Riguardo alle protesi mammarie e ai filler: la Sicpre è favorevole a una più attenta regolamentazione della circolazione, commercializzazione e utilizzazione di questi dispositivi perché ritiene essenziale che vengano impiantati solamente da medici con una formazione adeguata, e in ambienti altrettanto adeguati dal punto di vista sanitario. La partecipazione della Sicpre alla commissione di studio sopracitata, che si occupa anche di questo problema, è dovuta a tale convincimento. Non è in alcun modo correlata a timori sulla sicurezza di protesi mammarie e filler.
In sintesi, la Sicpre conferma che le protesi mammarie oggi disponibili sono assolutamente sicure e non fanno correre alcun rischio. La loro sicurezza è provata da un’esperienza di oltre 50 anni e da una grande quantità di studi scientifici compiuti in tutto il mondo.
Ma ogni atto chirurgico deve essere compiuto osservando le corrette regole e indicazioni: per questo la Sicpre è favorevole alla tracciabilità delle protesi e contraria agli impianti sulle minorenni.
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Nelle femmine si chiama telarca precoce, nei maschi ginecomastia in soggetto prepubere. Stiamo parlando del seno precoce. L'origine del telarca e della ginecomastia può avere cause endogene, quali l'aumentato livello di estrogeni o l'alterato rapporto androgeni / estrogeni (soprattutto nelle patologie tumorali). Mentre le cause esogene possono essere l'assunzione di estrogeni o composti estrogeno simili per via orale, percutanea o per inalazione. Nella primavera del 2003 grande clamore mediatico ebbe l'indagine aperta dal procuratore Raffaele Guariniello relativamente a numerose segnalazioni arrivate in Procura circa numerosi casi sospetti di telarca a Torino e Provincia. Di questo tratterà il procuratore e delle responsabilità.
La Commissione scientifica Europea ha dato grande rilievo, in occasione di aumentata concentrazione di pazienti con sviluppo puberale precoce in specifiche aree territoriali ai disregolatori endocrini, composti naturali o di sintesi che, interagendo con la secrezioni, l'azione o il catabolismo degli ormoni endogeni, alterano l'omeostasi endocrina dell'organismo con la comparsa di vari quadri clinici patologici. Gli effetti a lungo termine dei disregolatori endocrini ad azione estrogenica o simil estrogenica sono: nel neonato il basso peso alla nascita, ipospadia, criptorchidismo, disgenesia testicolare; nel periodo dell'infanzia l'anticipo del “timing” puberale, il telarca precoce, la ginecomastia, la pubertà precoce, la disgenesia tiroidea, il distiroidismo periferico, disordini comportamentali ed alterazioni cognitive; nell'adulto la riduzione della carica spermatica, l'incremento del tumore del testicolo, del cancro prostatico, del leiomioma uterino, del cancro mammario.
I disregolatori endocrini alimentari ad azione estrogenica si definiscono auxinici e sono composti ormonali naturali e di sintesi impiegati negli allevamenti con funzione anabolizzante e riscontrabili nel latte di mucca e carne bovina e di pollo. I disregolatori endocrini alimentari ad azione estrogenica o simil estrogenica si definiscono fitoestrogeni e sono composti naturali presenti nei vegetali e cereali (soprattutto soia, mais, legumi, frutta, oli). I disregolatori endocrini ambientali ad azione estrogenica o simil estrogenica si definiscono xeno – estrogeni e sono composti chimici impiegati nell'industria e nell'agricoltura e presenti nei rivestimenti di scatole, nei mobili, nelle colle, adesivi, additivi, negli oggetti di casa e per l'infanzia (tettarelle, giocattoli) e nei pesticidi (DDT). Questi composti, accumulatisi nei terreni, contaminano colture, acqua e giungono all'uomo.
Nelle micro epidemie, caratterizzate anche da telarca precoce e/o ginecomastia, riportate in numerose aree geografiche (Michigan, Belgio, Portorico, Gerusalemme, Milano, ecc.) ed attribuite alla presenza di distruttori endocrini, è stato sempre difficile dimostrare il rapporto causa / effetto. E' complesso il riconoscimento delle numerose sostanze estrogeniche e simil estrogeniche nel prodotto e nell'uomo la loro presenza in circolo, il loro legame con le proteine plasmatiche, con il recettore mammario.
Gli scopi dell'indagine del dottor Raffaele Guariniello furono quelli di verificare la frequenza del telarca precoce e della ginecomastia e raccogliere elementi probativi di contaminazione alimentare come causa patogenetica. Per questo si appoggiò alla Endocrinologia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita, diretta dal professor De Sanctis. Per raccogliere dati venne fatto un reclutamento di bambine tra 1 e 7 anni con telarca precoce e di bambini tra 1 e 8 anni con ginecomastia. Su costoro venne effettuata una indagine anamnestica sulla presenza di telarca precoce nel nucleo famigliare, nella scuola e nella mensa scolastica frequentate e nell'area urbana di appartenenza. Venne fatta un'indagine sull'impiego di omogeneizzati, liofilizzati ed alimenti animali e vegetali riferibili alle ditte ed ai negozi fornitori, al tipo ed alla marca ed all'inizio ed alla durata dell'assunzione. Infine venne fatta una valutazione ormonale. Dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre del 2006 furono segnalati 331 casi di telarca precoce isolato. In particolare 285 casi (86%) a Torino e Provincia, 41 casi (13%) nelle altre Province del Piemonte e 5 casi (1%) nelle altre Regioni d'Italia. Il picco si notò proprio nel 2003 con 110 casi in quel solo anno, ovvero ben il 161% in più rispetto alla media degli altri anni studiati.
Sempre nel 2003 l'Endocrinologia pediatrica del Regina Margherita segnalò al dottor Guariniello il caso di due coppie di gemelli affetti da ginecomastia. In questi casi era abbastanza evidente una certa contaminazione. La contemporanea comparsa della ginecomastia nei 4 fratelli, i dati ormonali e la rapida regressione della manifestazione fanno ritenere che uno specifico disregolatore endocrino ad azione estrogenica possa aver condizionato la manifestazione clinica. C'era la forte convinzione che il danno clinico potesse essere condizionato dall'esposizione ad inquinanti alimentari.
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