Per il 60% delle donne italiane le mestruazioni sono un fastidioso appuntamento mensile con cui convivere, ma tuttavia il 77% non vi rinuncerebbe. “Questo perché il ciclo rappresenta il vero ‘pilastro’ della femminilità, anche se in alcuni casi può limitare fortemente la qualità di vita - commenta Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano. Per valutare il rapporto delle italiane con le mestruazioni la SIGO, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, ha condotto nel maggio di quest’anno un sondaggio che ha coinvolto 497 donne in età fertile “I dati ci dicono che il 28% lamenta problemi di concentrazione e affaticabilità – afferma la Graziottin -, il 23% ammette di dover talvolta rinunciare all’attività fisica perché troppo spossata, il 14% dice di doversi cambiare ogni ora, a quasi una su 10 capita di trovare il letto macchiato”. “Si stima che il 20% delle donne che si rivolge al ginecologo presenti un problema di sanguinamento eccessivo, che diventa vera e propria patologia in una su 20 – aggiunge Emilio Arisi, consigliere della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) - . Fino a pochi anni fa per risolverla si ricorreva spesso all’asportazione dell’utero, ora si privilegiano modalità più conservative e meno traumatizzanti, anche dal punto di vista psicologico. In particolare, esiste un sistema intrauterino a rilascio del progestinico levonorgestrel (Mirena) che i ginecologi considerano come prima scelta terapeutica nella maggior parte dei casi: assicura fino al 97% di riduzione del sanguinamento e una protezione della parete dell’utero oltre ad una copertura contraccettiva”. I flussi mestruali abbondanti sono un problema che può colpire la donna in ogni fascia d’età. “Il 75% dei casi di sanguinamenti eccessivi non dovuti a cause organiche riguardano ragazze con meno di 20 anni, per cui la scelta terapeutica è un progestinico unito ad un antiemorragico oppure un contraccettivo ormonale, o donne sopra i 45 - continua la Graziottin. - Due grandi polarità, con problematiche fisiche, psicologiche e sociali ben distinte. Nell’adolescente c’è una ferita della femminilità fin dal suo esordio, mentre nella fascia 35-50 i flussi mestruali abbondanti vanno ad impoverire la donna nella sua ‘età dell’oro’, con pesanti ripercussioni di tipo medico, ad esempio l’anemia, personali, familiari e sociali”. Per migliorare la consapevolezza delle donne la SIGO ha realizzato l’opuscolo “Flussi mestruali abbondanti? Una guida per vivere meglio”, che sarà distribuito negli ambulatori ginecologici e nei consultori.