Una importante scoperta scientifica è stata effettuata a Genova presso l’Istituto G. Gaslini, dal gruppo della dottoressa Irma Airoldi, responsabile di una nuova unità indipendente di ricerca finanziata dall’ AIRC (Start-up denominata Immunologia e Tumori) in collaborazione con il prof. Vito Pistoia, Direttore del Laboratorio di Oncologia dell’Istituto scientifico genovese.
Lo studio, che è on-line sulla prestigiosa rivista internazionale Blood, è stato realizzato dalle dottoresse Irma Airoldi e Claudia Cocco, ed ha portato all’identificazione di IL-12 quale potente agente anti-tumorale nel mieloma multiplo.
L’interleuchina-12, nota agli addetti ai lavori come IL-12, è una citochina, cioè una specie di “ormone” prodotto dal corpo umano che regola la comunicazione tra cellule, ed è dotata di numerosi e importanti effetti sul sistema immunitario.
Alcuni anni fa, lo stesso gruppo di ricerca aveva dimostrato che le cellule umane produttrici di anticorpi (i linfociti B), possiedono il recettore per la citochina IL-12. Tale recettore è una specie di “interruttore” che si accende quando viene in contatto con la IL-12 attivando le funzioni cellulari. Questo “interruttore” è formato da due pezzi distinti, noti come β1 e β2. Recentemente gli stessi ricercatori avevano scoperto che un pezzo di questo interruttore, il β2, manca nei linfomi e leucemie derivanti dai linfociti B (linfoma follicolare, mantellare e marginale e leucemia linfatica cronica) favorendone così lo sviluppo.
“Questo studio- commenta Airoldi - dimostra per la prima volta che la citochina IL-12 ostacola fortemente la crescita del mieloma multiplo, un tumore ematologico con decorso infausto. Lo studio apre quindi interessanti prospettive terapeutiche per il mieloma multiplo per cui urgono nuove terapie”. La ricerca è stata condotta sia su cellule tumorali isolate dai pazienti affetti da mieloma multiplo, sia su cellule tumorali inoculate in topi privi di difese immunitarie in modo da evidenziare l’attività diretta sul tumore da parte di IL-12. “Abbiamo così dimostrato, commenta il prof. Vito Pistoia, che questa citochina funziona uccidendo direttamente le cellule tumorali, ma anche riducendo la formazione di vasi sanguigni che servono per portare nutrimento alle cellule stesse”. Un nuovo successo della ricerca dell’Istituto Gaslini sotto l’abile regia del direttore scientifico, prof. Lorenzo Moretta, al quale hanno contribuito altri gruppi italiani.