Il dolore mestruale può celare una malattia ancora poco nota: l’endometriosi. Ne sono colpite tre milioni di donne nel nostro Paese, spesso senza saperlo, spesso senza essere capite. In molti casi si giunge alla diagnosi solo quando si indaga sulle cause di un figlio che “non arriva”: il 30% di chi sospetta un’infertilità scopre di soffrire di questa patologia. Per questo l’ Associazione Italiana Endometriosi (AIE) chiede che la malattia venga riconosciuta come criterio preferenziale per l’inserimento nelle liste d’attesa per la fecondazione assistita e per accedere all'adozione. “Stiamo raccogliendo le firme per promuovere una legge di tutela delle donne malate: ad oggi siamo a 35.000 – afferma Jacqueline Veit, Presidente dell’Associazione – Vogliamo combattere il calvario di visite continue e dolori debilitanti, migliorare la qualità di vita delle pazienti e sensibilizzare la società su una malattia che riguarda almeno una donna su 10”. Sono questi gli obiettivi della settimana di consapevolezza sull’endometriosi, che si svolgerà in tutta Europa dal 3 al 9 marzo. In Italia anche la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) sostiene l’iniziativa: “Gli stessi medici sottovalutano questa malattia - afferma infatti il prof. Giorgio Vittori, presidente della SIGO –. Ad oggi in Italia si stima servano in media 8 anni prima di arrivare alla diagnosi”.
In occasione della settimana l’AIE sarà presente con stand informativi e punti di raccolta firme nelle principali città italiane. Sarà inoltre attivo un numero verde (800.910.245, dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20) a cui risponderanno ginecologi SIGO.