E’ l’olio d’oliva l’arma primaria per impedire l’insorgenza del cancro. Lo ha rivelato Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma, membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation (Fondazione nata a Spoleto nel 2006 che punta alla lotta ai tumori) e autore del libro “Cancro: conoscerlo per imparare a sconfiggerlo”, presentato oggi a Roma in occasione del seminario dal titolo “La civiltà dell’olio d’oliva… dalla terra alla tavola”, organizzato dalla Extravirgin Oliveoil Agency in collaborazione con la Human Health Foundation, l’Accademia Italiana della Cucina ed il CRA-OLI.
Lopez ha sottolineato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre ad essere di aiuto alla prevenzione. “Sotto questo secondo aspetto – ha spiegato Lopez durante il seminario – poiché nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’iperespressione, ovvero l’eccesso di questo ricettore, che favorisce il processo di cancerogenesi. Dal punto di vista terapeutico, inoltre, l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella. Nella dieta mediterranea viene usato l’olio di oliva, dotato di componenti assolutamente efficaci non solo nella prevenzione – attraverso l’acido oleico e gli antiossidanti - ma anche nella cura del cancro, favorendo l’azione di alcuni farmaci che si usano contro il tumore”.