Si è tenuta ieri sera la seconda seduta scientifica del nuovo anno 2008 dell’Accademia di Medicina di Torino dal titolo “Neuromodulazione nella malattia di Parkinson e nei disordini del movimento: 10 anni di esperienza a Torino”. Relatori il professor Leonardo Lopiano (professore di Neurologia presso il Dipartimento universitario di Neuroscienze dell'ospedale Molinette di Torino) ed il professor Michele Lanotte (neurochirurgo universitario dell'ospedale Molinette di Torino), presentati dal Socio dell'Accademia professor Roberto Mutani. Le relazioni sono state precedute dalla commemorazione del professor Bruno Bergamasco da parte dello stesso professor Mutani.
La malattia di Parkinson (MP) è una malattia neurodegenerativa progressiva, che interferisce notevolmente con il grado di autonomia del paziente. Le terapie farmacologiche consentono un controllo della sintomatologia durante i primi anni di malattia. Successivamente compaiono complicanze motorie che causano una grave disabilità. Nelle fasi avanzate la terapia farmacologica non controlla più il quadro clinico con un basso livello di qualità della vita dei pazienti, i quali richiedono assistenza continuativa. In tale fase di malattia viene utilizzata l’opzione terapeutica neurochirurgica grazie alle innovative procedure stereotassiche di stimolazione cerebrale profonda di un target (nucleo subtalamico) implicato nella genesi dei sintomi parkinsoniani. Si tratta di una tipica attività di eccellenza, a forte valenza multidisciplinare (neurochirurgica, neurologica, neurofisiologica, neuropsicologica) e dipartimentale, che viene effettuata presso l'ospedale Molinette di Torino.
L’incidenza della MP è di 15-20 nuovi casi/anno/100.000 abitanti. La malattia interessa il 2% della popolazione oltre i 65 anni e nel 10-15% dei casi può avere un esordio giovanile. La prevalenza è di 150-200/100.000 abitanti. In Italia il numero dei parkinsoniani è circa 150.000, con 15.000-20.000 pazienti in età ancora giovanile e lavorativa. E’ stato recentemente calcolato che in Italia i pazienti parkinsoniani idonei per l’intervento di Stimolazione cerebrale profonda (“Deep Brain Stimulation”, DBS) siano circa 8.000. I Centri che svolgono tale attività in modo continuativo a livello nazionale sono pochi ed il numero dei pazienti parkinsoniani finora operati è circa 1000.