Secondo i foglietti illustrativi, un antistaminico in Spagna e Italia non interferisce con la guida dell’auto (se assunto alle dosi consigliate); in Belgio sì, e in Portogallo provoca sonnolenza. Anche gli effetti di una nota pillola anti-impotenza cambiano a seconda del Paese in cui lo si assume: ai belgi non causa perdita temporanea o permanente della vista, problemi di fertilità e cerebro-vascolari, tutti effetti indicati invece se il farmaco è venduto a consumatori italiani, spagnoli o portoghesi.
Questi alcuni dei risultati dell’inchiesta che Altroconsumo ha condotto sui foglietti illustrativi di 18 farmaci tra i più venduti in quattro Paesi d’Europa. I medicinali coinvolti nell’indagine sono prodotti di vario tipo, dai lassativi agli sciroppi per la tosse, dagli antistaminici ai contraccettivi, venduti tutti con lo stesso nome. La lettura dei bugiardini fa emergere indicazioni differenti per gli stessi medicinali in Paesi diversi, oltre che carenze di chiarezza. Un’occasione persa per fare arrivare ai consumatori informazioni univoche, chiare e utili per l’assunzione del prodotto, come gli effetti indesiderati, le interazioni con altri farmaci, le dosi di assunzione.
Da un’indagine parallela di Altroconsumo sul comportamento di circa 10 mila pazienti nei quattro Paesi europei (di cui 2.200 italiani), emerge che circa il 90% legge l’intero foglietto se acquista il farmaco per la prima volta. Qualche altro esempio di differenze sulle precauzioni d’uso: in Portogallo un noto antidolorifico può essere usato in gravidanza o durante l’allattamento, in Italia e Belgio è sconsigliato; in Spagna nessun accenno a questa voce. L’età minima per prendere l’acidoacetilsalicilico è 16 anni nel nostro Paese e in Spagna; in Belgio e Portogallo scende a 12 anni. Arbitrarietà verso i bambini a seconda della latitudine anche per un famoso lassativo: In Italia e Spagna l’uso sotto i 10 anni deve avvenire dietro parere del medico, nessuna specifica sull’età nel foglietti in Belgio e Portogallo. un alto noto ansiolitico non ha effetti collaterali (!) per i pazienti in Portogallo e Belgio. Anche le dosi consigliate sono soggette a variazione senza nessun motivo: un medicinale contro l’ipertensione, ha una dose massima giornaliera di 320 mg in Italia e Belgio, dose che raddoppia (640 mg) nei Paesi della penisola iberica. Se si analizza il panorama del mercato italiano, dai foglietti illustrativi dei 18 farmaci venduti nel nostro Paese emergono carenze sulle istruzioni di utilizzo corretto (in 10 manca la durata massima del trattamento), sulle precauzioni sull’assunzione temporanea di alcool (presenti solo in 6 su 18). In nessuno dei foglietti compare un numero di telefono da contattare in caso di insorgenza di problemi. Una spia di scarsa attenzione alla farmacovigilanza. Per quanto riguarda chiarezza e comprensibilità, per Altroconsumo lo sforzo fatto sui foglietti dei farmaci da automedicazione in Italia, a partire dal 1997, ha permesso di raggiungere dei risultati, anche se il lavoro di revisione deve essere completato, come dimostra l’inchiesta. I bugiardini dei farmaci da prescrizione, al contrario non sottoposti ad alcuna revisione, risultano talvolta dei veri e propri trattati di medicina in miniatura, assolutamente incomprensibili ai più. Anche sulle confezioni lo spazio dovrebbe essere sfruttato al meglio, inserendo i modi d’uso e le avvertenze e simboli grafici ben precisi. Così come è necessaria e non più procrastinabile una maggiore uniformità di contenuti tra i foglietti dei farmaci venduti in Paesi diversi.