“La politica tipicamente italiana delle mille Commissioni per non
decidere niente e impantanare tutto colpisce ancora. Con una decisione scandalosa poiché non
basata su alcun riscontro scientifico il Ministro Pecoraro Scanio ha espresso parere negativo su
una bozza di decreto redatta di concerto tra i tecnici del Ministero dell’Ambiente da lui stesso
nominati e quelli dell’Agricoltura in merito ai protocolli per la sperimentazione di piante
geneticamente modificate”, dichiara Patrick Trancu, coordinatore del CEDAB (Centro di documentazione sulle agrobiotecnologie).
“Una saga
degna delle 12 fatiche di Asterix, con i Ministeri competenti che si palleggiano incartamenti e
decisioni. Uno spettacolo desolante che mortifica i ricercatori italiani e che rischia di portare
all’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per mancata applicazione della
Direttiva Ue 2001/18 in tema di emissione nell’ambiente di organismi geneticamente modificati”.
La decisione del Ministro Pecoraro Scanio allontana ulteriormente l’Italia dall’Europa e pone il
nostro paese al di fuori delle strategie europee, negoziate peraltro anche dal nostro Governo, in
tema di sviluppo delle biotecnologie nel settore agroalimentare relegandolo ad un pericoloso
isolazionismo. Mentre l’Europa persegue il proprio obiettivo di costruire un’economia basata
sulla conoscenza, l’Italia pensa alle zucchine biologiche”.
CEDAB nasce con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’informazione scientifica ed economica relativa all’impiego delle biotecnologie in agricoltura. L’attività del centro è finanziata attraverso CropLife, associazione non governativa con sede a Bruxelles, dalle principali società operanti a livello mondiale nel settore delle scienze della vita.