Anche in Italia potrebbe essere presto disponibile il vaccino pre-pandemico, in grado di aiutare nel controllo degli effetti della pandemia aviaria, il cui arrivo è temuto da tempo.
L’approvazione del vaccino da parte dell’Agenzia Regolatoria Europea (EMEA) aprirà un nuovo scenario per i Piani Nazionali di Preparazione alla Pandemia, fornendo un mezzo di prevenzione dalle grandi potenzialità. Il vaccino pre-pandemico è infatti in grado di fornire una buona protezione dai virus della famiglia H5.
L’uso esteso di tale vaccino potrebbe ridurre l’impatto della pandemia e limitare il numero delle persone che si ammalano. L’altissima diffusione dell’infezione legata all’evento pandemico costituirà un rischio in termini sanitari ed avrà al tempo stesso ripercussioni molto pesanti anche sull’economia. L’elevato tasso d’assenteismo che si osserverà nei luoghi di lavoro, dovuto sia alla necessità di stare a casa per gli ammalati che alla necessità di ridurre i contatti sociali, determinerà una paralisi delle comuni attività.
L’impatto della pandemia sarà determinato dal numero di persone che contrarranno l’infezione: quanto più il loro numero potrà essere ridotto, tanto più contenute saranno le conseguenze dell’impatto pandemico sul piano sanitario, sociale ed economico. Le aziende, infatti, potranno fornire le prime dosi di vaccino pandemico solo dopo 4-5 mesi dalla comparsa e identificazione del virus influenzale pandemico, che in questo periodo potrebbe diffondersi rapidamente.
“Il vaccino pre-pandemico, adiuvato con MF59, deriva dal virus H5N1 - spiega Roberto Gasparini del Dipartimento Scienze della Salute, Università di Genova, Direttore del Centro di Ricerca sull’influenza e le altre infezioni virali (CIRI-IV) - e fornisce una buona protezione anche verso altri virus della stessa ‘famiglia’. Questa capacità di proteggere da genotipi virali diversi potrebbe attenuare gli effetti dell’influenza pandemica e permettere di controllare meglio la conseguente emergenza sanitaria. Una vaccinazione pre-pandemica sarebbe particolarmente indicata per le categorie che dovranno affrontare in prima linea l’emergenza, come gli addetti alla produzione dei vaccini e dei farmaci e gli operatori sanitari, e potrebbe ridurre il numero degli individui suscettibili all’infezione ed il conseguente costo socio-economico della pandemia”.
“Attualmente - spiega Pietro Crovari, Coordinatore del Comitato Scientifico Influenza e Pandemie del Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute - siamo in attesa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisca indicazioni sull’inserimento del vaccino pre-pandemico nei Piani di Emergenza Pandemica Nazionali. Una cosa è indubbia: per la prima volta abbiamo forse a disposizione uno strumento preventivo che potrebbe essere utilizzato in tempi brevi per proteggere la popolazione, con evidenti benefici in termini di gestione dell’emergenza”.
Il vaccino pre-pandemico è composto da antigeni derivati dal virus H5N1, una variante del virus dell’aviaria, e dall’adiuvante MF59, una sostanza di riconosciuta sicurezza, già utilizzata da almeno 27 milioni di individui nel mondo, in quanto presente nel vaccino stagionale adiuvato.
"Gli studi, condotti in Italia, sotto la guida del Centro di Genova, hanno dimostrato – come spiegano Crovari e Gasparini- che l’adiuvante MF59 rappresenta una svolta, poiché potenzia l’effetto degli antigeni utilizzati nei vaccini, con un eccellente profilo di sicurezza. Inoltre, permette di utilizzare minori quantità di antigene per dose, con un risparmio di tempi e costi".
PIANO PANDEMICO ITALIANO
Il Ministero della Salute italiano, alla luce delle indicazioni dell’Organizzazione Mondale della Sanità, ha predisposto un Piano Pandemico Nazionale, aggiornato al 2006. Al momento, tra le diverse misure per affrontare l’arrivo dell’influenza aviaria, prevede la fornitura di dosi di vaccino pandemico da tre diverse aziende produttrici, per un totale previsto di circa 36 milioni di dosi, di cui il 70% fornito dall’unica azienda produttrice di vaccini sul territorio italiano. Lo scorso febbraio, la registrazione del vaccino pandemico adiuvato con MF59, Focetria®, sviluppato e prodotto negli stabilimenti di Siena di Novartis Vaccines, ha posto il nostro Paese - unico in Europa, insieme alla Germania - nella posizione privilegiata di poter disporre di un vaccino pandemico sicuro e già in possesso di tutte le necessarie autorizzazioni regolatorie. Un fattore che ridurrà i tempi di produzione e distribuzione del prodotto sul territorio nazionale, con un vantaggio per la popolazione.