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Il premio Galeno per il farmaco innovativo 2006 è stato assegnato alla combinazione di due principi attivi, ezetimibe/simvastatina, con potere ipocolesterolemizzante. ''Il farmaco - ha affermato la motivazione - si è dimostrato vincente nella lotta al colesterolo LDL grazie alla strategia 'intelligente' della doppia inibizione, del tutto innovativa rispetto al passato: blocco della sintesi epatica del colesterolo e dell'assorbimento del colesterolo a livello intestinale. Aumentano cosi' le probabilita' di successo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari''. Una menzione d'onore e' andata a Janssen-Cilag per un farmaco a base di bortezomib, principio attivo indicato per il trattamento in monoterapia del mieloma multiplo. Riconoscimenti sono andati anche a ricercatori meritevoli in ambito industriale e universitario. La giuria nazionale, presieduta dal farmacologo Rodolfo Paoletti, ha premiato Alberto Peracchia alla carriera universitaria, specialista noto per gli studi nel campo della gastroenterologia; Franco Parenti, alla carriera nell'industria; Elena Sottocornola e Fabrizio Gardoni, giovani ricercatori nell'Universita' e infine Alessio Moriconi, giovane ricercatore nell' Industria.
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Alla diagnosi e ai trattamenti delle "Malattie della pleura e del mediastino" e alle più recenti conoscenze sugli aspetti biologici e clinici di queste importanti patologie è dedicato il 3° Incontro di aggiornamento multidisciplinare rivolto ai medici specializzandi in chirurgia, che si chiude oggi al Policlinico Universitario "Agostino Gemelli" di Roma (Aula Brasca, inizio lavori ore 13.00). "Nelle due giornate di lavori i partecipanti hanno acquisito, con approccio multidisciplinare, le informazioni più aggiornate sulle malattie della pleura e del mediastino, che richiedono integrazione di conoscenze e competenze - spiega il prof. Pierluigi Granone, straordinario di Chirurgia Toracica all'Università Cattolica e direttore del corso -: la diagnostica, il trattamento medico, la valutazione perioperatoria, il trattamento chirurgico, la chemioterapia, la radioterapia, le terapie metaboliche, la riabilitazione, le complicanze, con opportunità di verifica e confronto con i tutor e con gli esperti delle singole discipline".
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La cura dei tumori si fonda su un principio generale molto semplice ma determinante: eliminare le cellule tumorali dall'organismo. L'asportazione chirurgica è il meccanismo principale. Non sempre però è possibile e, anche quando è attuabile, rimane la possibilità che altre cellule tumorali siano rimaste nell'organismo e possano perpetuare la malattia nella stessa sede o in altre; si decide, quindi, di ricorrere a una terapia destinata a distruggere queste cellule. La chemioterapia è una delle soluzioni terapeutiche più idonee a tale scopo e viene oggi impiegata diffusamente, con risultati clinici molto buoni o anche ottimi. La chemioterapia utilizza farmaci che hanno la proprietà di bloccare la sintesi del DNA o di altre funzioni del ciclo cellulare. L’attività viene così inibita progressivamente, fino alla morte della cellula malata. Attraverso il sangue, il farmaco si distribuisce in qualsiasi parte del corpo, agendo su tumori in metastasi e diffusi, che non possono essere trattati efficacemente con la radioterapia o la chirurgia. Per il suo particolare meccanismo di azione, il chemioterapico può compromettere anche le funzioni delle cellule sane dell’organismo. Particolarmente colpite dal farmaco sono le cellule che, per loro natura, hanno una velocità di crescita e di duplicazione superiore alle altre, come avviene nei bulbi piliferi, nelle mucose e nel sangue. Tuttavia, a differenza delle cellule tumorali, quelle sane subiscono normalmente un danno solo temporaneo. La maggiore parte degli effetti collaterali accompagna il trattamento nel suo decorso e cessa poco dopo la conclusione del trattamento. Alcuni effetti indesiderati devono essere efficacemente contrastati, sia perché compromettono in misura talvolta intollerabile la qualità di vita (è il caso, per esempio, della nausea e del vomito), sia in quanto agiscono su attività vitali per la stessa sopravvivenza: la riduzione di globuli rossi (anemia) al di sotto di una certa soglia può risultare incompatibile con l'adeguata fornitura di ossigeno agli organi e apparati del corpo umano e, analogamente, la riduzione dei globuli bianchi espone il paziente a rischi di infezioni potenzialmente letali. L'utilizzo sempre più diffuso di terapie di supporto con antiemetici e con fattori di crescita dei globuli rossi (eritropoietina, darbepoetina) e dei globuli bianchi (filgrastim, pegfilgrastim) ha cambiato radicalmente la fruibilità della chemioterapia: è divenuta molto più sopportabile per il paziente e molto più facilmente applicabile per l'oncologo, che non è costretto a interromperla o a ridurne il dosaggio, compromettendo il risultato terapeutico. I chemioterapici attualmente utilizzati per la cura dei tumori sono divisi in categorie, ciascuna delle quali agisce su una parte specifica del ciclo cellulare: • Alchilanti – si legano al DNA della cellula malata, impedendone la duplicazione. Si usano per la leucemia cronica, la malattia di Hodgkin, linfomi e carcinomi del polmone, della mammella, della prostata e dell’ovaio. Un noto agente alchilante è la ciclofosfamide. • Nitrosourea – inibisce la riparazione del DNA, che spesso si danneggia durante la divisione cellulare. Il chemioterapico riesce a raggiungere il cervello superando la barriera ematoencefalica. Per questo è utile nel trattamento dei tumori celebrali, linfomi e melanomi. Appartengono alla categoria delle nitrosouree la carmustatina e la lomustatina. • Antimetabolizzanti – bloccano la crescita della cellula, inibendo la sintesi del DNA. Possono essere usati nelle leucemie acute e croniche, nei carcinomi e nei tumori del tratto gastrointestinale, della mammella e dell’ovaio. Tra gli antimetabolizzanti ci sono il fluorouracile e la mercaptopurina. • Antibiotici antitumorali – si legano al DNA, inibendo la sintesi dell’RNA. Sono chemioterapici utilizzati per un’ampia varietà di tumori. Fanno parte di questa categoria la mitomicina e la bleomicina. • Alcaloidi vegetali – bloccano la divisione cellulare durante la mitosi. Vengono impiegati nelle leucemie, linfomi, neuroblastomi, linfoblastomi, tumori di Wilms, tumori del polmone, della mammella e dei testicoli. Sono alcaloidi vegetali la vincristina e la vinblastina. • Ormoni steroidei – rallentano la crescita di alcuni tumori ormono-dipendenti, con un meccanismo non ancora chiarito. Il tamoxifene, ad esempio, è utilizzato per il trattamento del tumore alla mammella estrogeno-dipendente. • Anticorpi monoclonali – si legano sui recettori specifici delle cellule neoplastiche, impedendone la crescita. Vengono impiegati nei tumori al colon, al polmone, al pancreas, alla mammella e all'ovaio. Tra gli anticorpi monoclonali troviamo l’edrecolomab (colon-retto), il rituximab e tositumomab (linfoma non Hodgkin), il trastuzumab (mammella), il panitumumab (colon-retto), alemtuzumab (leucemia linfocitica cronica a cellule B). Normalmente vengono impiegati in cocktail con altri farmaci. La somministrazione dei farmaci chemioterapici avviene in diversi cicli. Il numero totale di questi dipende dal tipo di tumore da trattare, dal tipo di farmaco utilizzato e da come le cellule tumorali rispondono al farmaco. Tra un ciclo e il successivo è previsto un intervallo di alcune settimane, per permettere all’organismo di smaltire gli effetti collaterali del trattamento. Oggi esistono terapie di supporto in grado di facilitare il rapido recupero del paziente, dopo un ciclo di chemioterapia.
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Fornire le conoscenze e le competenze necessarie a gestire strutture sanitarie quali i distretti, i dipartimenti, le Aziende sanitarie e, comunque, per poterne meglio comprendere i meccanismi, in funzione sia della dialettica sindacale sia del miglioramento del Sistema Sanitario e della qualità dei servizi erogati ai cittadini. Sono questi i principali obiettivi della Scuola di Management Sanitario FIMMG, nata dalla partnership tra il maggior sindacato dei Medici di famiglia italiani e Teva Pharma Italia, azienda farmaceutica leader nel mercato globale e nazionale dei medicinali equivalenti. Realizzato in collaborazione con la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi e con C&D Pharma, la Scuola di Management Sanitario FIMMG prevede 31 partecipanti, avrà una durata triennale (2006-2009) e sarà articolata in sei moduli formativi residenziali (due all’anno, della durata di tre giorni ciascuno), intercalati da moduli formativi a distanza, realizzati mediante piattaforma eLearning dedicata. Il primo modulo si svolgerà dal 9 all’11 Novembre a Milano, presso la sede della SDA Bocconi. Nello specifico, i temi trattati dalla Scuola saranno suddivisi in cinque macro-aree: il Sistema Sanitario Nazionale e i Livelli Essenziali di Assistenza, organizzazione e gestione dei servizi sanitari, gestione delle risorse umane, gestione economico-finanziaria ed empowerment dell’utente come opportunità per le Aziende Sanitarie. “E’ un’iniziativa preziosa e di forte significato, che arricchirà il patrimonio di conoscenze dei Medici di famiglia, con riflessi positivi sotto il profilo politico-sindacale”, dichiara Giacomo Milillo, segretario generale nazionale della Fimmg. “Il Medico di Medicina Generale è l’espressione diretta di chi opera sul territorio, a stretto contatto con le reali esigenze del cittadino: siamo convinti che la sua esperienza professionale costituisca la base ideale su cui innestare nuove competenze organizzative e gestionali, allo scopo di ottenere le figure manageriali che il Sistema Sanitario richiede”. “Teva Pharma Italia è orgogliosa di questa partnership con la Fimmg e di contribuire attivamente, con la propria esperienza e qualità professionale, alla realizzazione di un percorso formativo di così alto livello”, dichiara Walter Medda, Deputy Managing Director di Teva Pharma Italia. “Come leader del settore, siamo impegnati nel creare valore per il medicinale equivalente, per i professionisti della Salute, per i cittadini e per tutto il Sistema Sanitario Nazionale”.
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Un corso per imparare a fare i volontari ospedalieri. Sono aperte le iscrizioni al VII “Corso gratuito di Educazione sanitaria per l’assistenza volontaria ai malati” promosso dall’Università Cattolica di Roma in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), l’Associazione Cattolica Operatori Sanitari (ACOS), la Società Medica del Lazio (SMDL), l’Associazione “Attilio Romanini”, l’Associazione Romana Volontari di Assistenza Sanitaria (ARVAS) e l’Associazione Volontari Gemelli (AVOG).
Novità di questa edizione è che la frequenza del corso è considerata Attività Didattica Elettiva (ADE) per gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica di Roma che vi parteciperanno, ottenendo per questo crediti universitari.
Sono oltre 700 i volontari ospedalieri formati e avviati all’attività sul campo nelle sei edizioni del Corso finora realizzate dalla Cattolica. Si tratta di un ben sperimentato modello didattico-organizzativo coordinato dai professori Numa Cellini, Direttore della cattedra di Radioterapia della Cattolica, Cesare Catananti, Direttore sanitario del Gemelli, e Rodolfo Proietti, Direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Policlinico universitario.
“Una iniziativa ormai consolidata – spiega il prof. Cellini - che si inserisce nel percorso di attenzione all’uomo malato per riaffermare la sua centralità nella moderna medicina super tecnologica”.
L’inaugurazione del corso avrà luogo lunedì 11 dicembre, alle ore 17, presso l’Aula Brasca del Policlinico Gemelli, con la tavola rotonda intitolata “Essere immagine di misericordia”.
Il programma formativo, che si svilupperà dal 15 gennaio al 30 aprile 2007, prevede 40 ore di lezioni in aula più 3 giornate di formazione “sul campo” nei reparti e servizi del Policlinico Gemelli a contatto con medici, operatori sanitari e malati.
Scopo del corso, i cui docenti sono i professori e i ricercatori dell’Università Cattolica di Roma, è di fornire ai partecipanti un’adeguata informazione su argomenti biologici, medici, psicologici, bioetici e spirituali. Il programma prevede insegnamenti di bioetica, deontologia ed etica sanitaria, patologia chirurgica, uso e abuso di farmaci, dietetica, assistenza agli anziani, assistenza ai malati di Aids, volontariato e pastorale sanitaria.
Per informazioni e iscrizioni:
Sig.ra Antonella Sales - Istituto di Radiologia - U.O. di Radioterapia
Policlinico universitario Agostino Gemelli
Largo A. Gemelli, 8 – 00168 Roma - Tel. 06 30154374
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