L’Australia è diventata il 17˚ donatore pubblico, inclusa la Commissione Europea, che sostiene la missione dell’Alleanza GAVI nell’impedire la diffusione di malattie mortali nei paesi piu’ poveri al mondo. Nel lanciare la sua nuova politica di cooperazione allo sviluppo, il Governo australiano si è infatti impegnato a versare alla GAVI 20 milioni di dollari USA nei prossimi quattro anni. “Siamo grati all’Australia per il suo impegno a favore della GAVI. E’ il segnale di un interesse e di un sostegno crescente per il lavoro dell’Alleanza. Questa è la prima donazione dall’area dell’Asia-Pacifico” ha sottolineato Julian Lob-Levyt, Segretario Esecutivo dell’Alleanza GAVI. “Si tratta di un significativo passo avanti per affrontare problemi vitali di salute pubblica in alcuni dei paesi più poveri al mondo – inclusa questa regione. Esso illustra chiaramente gli sforzi promettenti che si stanno facendo per cercare di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio relativi alla sopravvivenza infantile.” Il lavoro della GAVI è fondamentale per il raggiungimento dell’Obiettivo sulla salute dei bambini, che richiede la riduzione della mortalità infantile di due terzi entro il 2015. Dal 2001, l’Alleanza GAVI ha fornito supporto alla vaccinazione di 115 milioni di bambini con vaccini di nuova generazione. Stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità prevedono che il numero di bimbi raggiunti da GAVI con tali vaccini – come quelli contro l’epatite B e la febbre gialla – raggiungerà 225 milioni entro il 2008. “Un elemento chiave che ha portato a tali risultati è l’approccio di GAVI,” ha detto Lob-Levyt. “Esso premia i risultati, ma permette anche ai paesi beneficiari di realizzare i loro propri programmi per i loro obiettivi di immunizzazione nel lungo termine.” Al fine di poter affrontare sfide di più ampia portata, l’Alleanza GAVI ha recentemente aperto una nuova finestra definita “Health System Support” con lo scopo di rafforzare le politiche, la programmazione e la gestione dei sistemi sanitari, e di migliorare la formazione degli operatori sanitari. “Oltre al rafforzamento dei sistemi sanitari, GAVI sta elaborando con i partner donatori nuovi strumenti finanziari. Ciò accellererà notevolmente la disponibilità di nuovi e addizionali finanziamenti per lo sviluppo e l’introduzione di nuovi vaccini che andranno a beneficio della salute pubblica e dei programmi di immunizzazione” ha aggiunto Lob-Levyt. Tra questi strumenti innovativi, l’International Finance Facility for Immunisation (IFFIm), in particolare, farà uso degli impegni futuri dei donatori per raccogliere fondi dai mercati internazionali di capitali in modo da poterli utilizzare immediatamente. Coerentemente con la missione di GAVI di rompere il circolo vizioso che lega povertà e pandemie, la nuova politica di cooperazione allo sviluppo australiana nel settore della sanità, chiamata “Helping Health Systems Deliver”, illustra l’impegno del paese ad accrescere la spesa per il settore e prevenire la morte e la malattia di milioni di persone. “Il ritorno sull’investimento in sanità è tra i più alti di tutta la cooperazione allo sviluppo, sia in termini umani che economici” ha affermato il Ministro degli Affari Esteri australiano Alexander Downer. Tuttavia, anche in presenza di somme crescenti disponibili per l’immunizzazione, i bisogni rimangono pressanti: dei più di 10 milioni di bambini che muoiono prima di compiere cinque anni, 2,5 muoiono per malattie che possono essere evitate grazie ai vaccini disponibili da tempo o di nuova generazione. Nuove fonti di finanziamento sono fondamentali per ridurre il numero di morti. Meccanismi innovativi come l’IFFIm sono necessari al fine di coprire i costi di sviluppo e distribuzione dei vaccini in preparazione, come quelli contro il cancro alla cervice, la polmonite o la diarrea.